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Sanremo 2019, la storia – Vittorie annunciate e sorprese incredibili: quante emozioni nelle serate finali del Festival

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La storia del Festival è piena di vittorie annunciate. Cocciante con “Se stiamo insieme” nel 1991, ma anche l’anno prima i Pooh con “Uomini soli”, solo per citare due classicissimi della ‘categoria’, con il secondo dei due esempi che nasconde anche un ‘giallo’ che non è stato mai smascherato (e neppure in qualche modo confermato); si raccontò, infatti, che la vittoria sarebbe stata addirittura garantita ai Pooh nel caso avessero accettato la corte dell’organizzazione e si fossero decisi a presentarsi al Festival di Sanremo. Diverse vittorie annunciate, dunque, ma anche e soprattutto parecchie vittorie a sorpresa si ricordano nei quasi 70 anni di Sanremo, brani che non avevano alcun favore dei pronostici eppure seppero conquistare uno storico primo posto, anche se non sempre il post-Sanremo risultò alla fine fortunato come la settimana all’Ariston.

Il caso forse più clamoroso di tutti è datato 1997. Il brano è “Fiumi di parole”, loro sono i Jalisse, coppia ai più totalmente sconosciuta. Un caso di vittoria finale senza dubbio clamoroso, ma anche curioso, perché se è vero che nessuno si aspettava neppure il podio per i Jalisse, è anche vero che qualcuno la vittoria effettivamente la svelò in anticipo, ovvero il programma satirico “Striscia la notizia”, sollevando naturalmente un mare di polemiche prima, durante e dopo il Festival.

Sorprendente, e non poco, anche il successo nel 1979 di un Mino Vergnaghi che con “Amare”, secondo molti, sarebbe dovuto arrivare più o meno a metà classifica. Qualche anno più tardi, nel 1983, a stupire furono invece almeno due terzi del podio finale dell’edizione condotta da Andrea Giordana. Al primo posto infatti si classificò Tiziana Rivale con “Sarà quel che sarà”, ma non meno stupefacente fu la medaglia d’argento che si conquistò Donatella Milani, proprio in queste settimane tornata sotto le luci della ribalta nel programma “Ora o mai più”, con l’orecchiabilissima “Volevo dirti”. Le due rivelazioni si misero alle spalle la certamente più conosciuta Dori Ghezzi, e soprattutto le “Vacanze Romane” dei Matia Bazar e cantanti come Cutugno, Fiordaliso e il resuscitato Gianni Morandi, ottavo con “La mia nemica amatissima” targata Mogol.

Nel nuovo millennio, due furono i ‘colpacci’ a sorpresa. Il primo è targato Avion Travel, che nel 2000 firmarono il primo posto con “Sentimento” lasciando dietro di loro “La mia ragazza sempre” di Irene Grandi e “Innamorato” di Gianni Morandi, mentre le canzoni più belle, “Replay” di Bersani e “Il timido ubriaco” di Max Gazzè, finirono entrambe giù dal podio.

Un altro podio che non resterà indimenticabile nella storia del Festival, e con vittoria a sorpresa, è datato 2006. A vincere questa volta sarà Povia con “Vorrei avere il becco”. Dietro di lui i Nomadi con “Dove si va”, alla vigilia certamente più quotati dai bookmakers rispetto al cantautore milanese, e Anna Tatangelo con “Essere una donna”, certamente non uno dei brani più belli firmati dall’intramontabile e irraggiungibile Mogol.

Claudio Bolognesi

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