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Musica

Sanremo2019. Quarta serata IL PAGELLONE DEI LOOK: è l’argento, e non solo quello vivo che canta Silvestri, il colore più gettonato. La Raffaele lesina ancora sul cambio d’abito e Bisio resta sempre il più elegante

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Argento vivo sul palco dell’Ariston per la quarta serata del Festival, dedicata ai duetti. Non solo quello cantato da Daniele Silvestri, ma anche l’argento che ha colorato praticamente ogni dettaglio della kermesse, dall’abito con cui ha aperto lo spettacolo Claudio Baglioni, a metà strada fra la tuta spaziale e la corazza dell’Uomo di Latta, alla chitarra glitterata di Ligabue, passando per la manica dell’abito della Raffaele. Il Festival in bianco e nero, insomma, ha trovato un nuovo punto luce, per dirla con l’attrice e amica Chiara Sani, che mi ha sostenuta con la sua contagiosa simpatia nello stilare la mia personale pagella dei look. Cominciamo!

VIRGINIA RAFFAELE. Voto 5. Virginia lesina sui cambi d’abito, solo due anche stavolta. Il primo è un abito lungo a sirena nero glitterato e monospalla, abbastanza anonimo a dire il vero, se non fosse proprio per quella manica a contrasto color argento. Unica nota positiva: i capelli lunghi lasciati sciolti sulle spalle con morbide onde naturali, che le donano molto. Il secondo abito della primadonna del Festival si fa desiderare oltre ogni limite: arriva solo dopo tre ore di spettacolo. E dopo tanta attesa, è una delusione cocente: è sempre lungo, è sempre nero, è sempre glitterato. Ah, è vero, ha lo scollo all’americana. Vabbè, anche Virginia è sempre Virginia: non spicca il volo.

FEDERICA CARTA e SHADE con CRISTINA D’AVENA. Voto 6. Colpo di scena per l’ex di Amici, che frugando nell’armadio questa volta è riuscita a trovare un intramontabile “little black dress” e a portarsi a casa la sufficienza piena. Audrey Hepburn docet. Peccato che a rovinarle un po’ la festa ci abbiano pensato sia il collega Shade, incorreggibile con un completo in velluto rosso da liftboy, che l’ospite del duetto Cristina D’Avena, un po’ strizzata in un abito con intarsi in jeans effetto patchwork e la gonna ampia decorata con una stampa a forma di volto femminile effetto Sacra Sindone. No comment sul cappellino nero alla Mary Poppins.

FRANCESCO MOTTA con NADA. Voto 5. Francesco sembra aver preso in prestito l’intero guardaroba dei costumi di scena della serie tv Romanzo Criminale. Il look del cantante toscano strizza ancora una volta l’occhio agli anni ’70 con la camicia in seta stampata verde chiara, rigorosamente aperta sul petto a mostrare orgoglioso il girocollo a catena. La catena, forse un po’ troppo lunga, l’ha messa anche Nada, con tanto di crocifisso gigante. Più che “Dov’è l’Italia”, c’è da chiedersi dov’è finito il buongusto.

IRAMA con NOEMI. Voto 6. Lui elegante e chic con l’immancabile giacca damascata in velluto e i pantaloni scuri, lei un po’ meno convincente avvolta in quel drappo di velluto blu petrolio lungo fino ai piedi e strizzato in vita da una fusciacca fissata da una coccarda di strass. Chiara Sani dice: l’effetto panettone con il fiocco è garantito.

LIGABUE. Voto 4. Qualcuno deve aver suggerito al Liga che il dress code per partecipare alla serata era black and white, con qualche punta di argento. Detto fatto, Luciano ha sfoggiato una giacca nera striata di bianco con sotto un gilet argentato. D’argento persino la chitarra. Ma il petto nudo sotto il gilet proprio no. Ligabue naïf.

CLAUDIO BAGLIONI e CLAUDIO BISIO. Voto 7. Eleganti entrambi per la quarta serata della kermesse i conduttori di Sanremo, però queste giacche barocche cominciano forse a stancarci un po’. Baglioni al terzo cambio d’abito ricorda vagamente Mago Zurlì ma anche un torero con quella giacca corta e il collo in piedi effetto bolero. Olè.

PATTY PRAVO e BRIGA con CACCAMO. Voto 5. Alla quarta serata di Sanremo, il piano di Patty appare ormai chiaro: come Andy Warhol nelle sue serigrafie con Marylin Monroe, la Pravo vuole portare ogni sera sul palco dell’Ariston lo stesso abito ma in colori diversi. Dopo il rosso e il bianco, ora è la volta del dorato. Il look di Nicoletta è di sicuro effetto. Quell’effetto vagamente “Compro Oro”, sottolinea Chiara Sani…

MAHMOOD con GUE PEQUENO. Voto 5. Pantaloni cargo over size per il cantautore di origini egiziane, che “pare pronto per un lancio col paracadute”, mi suggerisce giustamente Chiara. A me ricorda anche un guerriero Ninja. Ma poco importa, perché entrambe non riusciamo a distogliere lo sguardo, attonito, dalla tuta rossa di Gue Pequeno: ma è Michael Jackson o una radiografia di Michael Jackson??

GHEMON con DIODATO e CALIBRO 35. Voto 4. Stupisce ancora, e ancora in negativo, il cantautore indie genovese. Dopo l’impermeabile, la mantella. Avrà mica paura che piova dentro l’Ariston?

PAOLA TURCI con GIUSEPPE FIORELLO. Voto 8. La Turci si conferma ancora una volta la regina dell’Ariston per femminilità ed eleganza. Lo stile è sempre quello, vincente, dell’abito a tuta intera, questa volta total white e senza giacca, e sempre rigorosamente scollatissimo. Talmente magnetica che non ci siamo accorte che duettasse. Paola canta da sola.

Non l’ho mai fatto finora, ma vista la partecipazione del’amica Chiara Sani alla mia pagella della quarta serata del Festival, questa volta vorrei dare anche un giudizio in condotta, come ogni pagella seria vuole. Voto in condotta: DISCRETO. In generale i concorrenti sono presentabili, ma mancano di fantasia e il mood appare standard. Sovviene il dubbio che dietro ai look dei protagonisti di Sanremo quest’anno ci sia la mano dello stesso serial styler…

Margherita Ventura con la collaborazione di Chiara Sani

 

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