Sci Alpino

Sci alpino, Discesa Mondiali 2019: Ilka Stuhec si conferma d’oro, bronzo pazzesco di Lindsey Vonn. 6a Nicol Delago, Goggia lontana

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Meteo ancora protagonista ai Mondiali 2019 di sci alpino ad Are. Il forte vento ha obbligato gli organizzatori ad accorciare il tracciato della discesa femminile, fissando la partenza a quella del superG. Ne è scaturita una gara sprint di poco superiore al minuto, con difficoltà tecniche quasi inesistenti e completamente favorevole ad atlete dotate di una innata scorrevolezza. In queste condizioni, quasi inevitabilmente, l’oro è finito nelle mani della slovena Ilka Stuhec, che ha bissato dunque il titolo di due anni fa a St. Moritz. Va rimarcato che la Slovenia ha vinto le ultime tre edizioni iridate della discesa femminile: nel 2015 si impose infatti Tina Maze.

Stuhec, assente alle Olimpiadi del 2018 a causa di un grave infortunio, ha sfoderato una prestazione impeccabile e senza sbavature, sfruttando al meglio dei materiali che le hanno consentito di sfrecciare come un missile sulla pista. In passato solo quattro donne erano riuscite a conquistare due ori iridati consecutivi in discesa, l’ultima fu la svizzera Maria Walliser nel 1987 e 1989.

La campionessa iridata ha preceduto di 23 centesimi l’elvetica Corinne Suter: per la 24enne si tratta della seconda medaglia in questa rassegna iridata svedese dopo il bronzo in superG. Il podio è stato completato da una sensazionale e commovente Lindsey Vonn. La 34enne americana, all’ultima gara della carriera, si è presentata ad Are in condizioni tutt’altro che ottimali e con un fisico ormai martoriato. Ciò nonostante, con la consueta classe che l’ha contraddistinta per oltre un decennio, ha agguantato un bronzo quasi insperato alla vigilia, eguagliando il risultato di St. Moritz 2017. Per la fuoriclasse yankee, staccata di 0.49 dalla vetta, si tratta dell’ottava medaglia in un Mondiale, la quinta in discesa (dove vanta anche un oro e due argenti).

Il podio è rimasto distante appena 4 centesimi per l’austriaca Stephanie Venier, mentre la top5 è stata completata dalla norvegese Ragnhild Mowinckel, apparsa in ottima forma dopo il bronzo in combinata e certamente una pericolosa mina vagante anche in vista del gigante.

Non è stata una giornata memorabile per l’Italia, anche se la sesta posizione della 23enne Nicol Delago, alla prima partecipazione in un Mondiale, va accolta positivamente. L’azzurra, che ha pagato un gap di 0.62 da Stuhec, ha perso tutto nella prima parte di gara: al secondo intermedio è transitata con 6 decimi di ritardo, da lì in poi ha sciato sui tempi della campionessa del mondo. Questa ragazza possiede certamente un grande talento ed in futuro potrebbe diventare la seconda punta da affiancare a Sofia Goggia nelle discipline veloci.

A proposito della campionessa olimpica bergamasca, oggi non è andata oltre un’anonima quindicesima piazza a 1″02. Le sensazioni negative delle prove, purtroppo, sono state confermate: dopo l’infortunio la 26enne ha perso 5 kg di massa muscolare e ciò ha inevitabilmente influito sulla scorrevolezza. L’assenza di difficoltà tecniche, inoltre, le ha impedito di fare la differenza come era avvenuto in superG. Per l’Italia dunque resta la maledizione della medaglia d’oro iridata nel settore femminile: le ultime vittorie risalgono infatti al 1997 con Deborah Compagnoni ed Isolde Kostner.

Poco meglio di Sofia Goggia è andata a Nadia Fanchini, 14ma ad un secondo, mentre Francesca Marsaglia è finita nelle retrovie con un distacco pesante di 2″13.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Lapresse

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