Sci Alpino

Sci alpino, Federica Brignone: “La combinata è una disciplina che mi diverte”; Marta Bassino: “Cercherò di tirare fuori tutto ciò che ho dentro”

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Venerdì 8 febbraio si disputerà la combinata femminile ai Mondiali 2019 di sci alpino. Ad Are (Svezia) si assegna il terzo titolo di questa rassegna iridata dopo quelli del superG, le donne tornano sulla neve e si preannuncia una gara particolarmente incerta con tante pretendenti al trono. Non ci sarà Mikaela Shiffrin ma non vedremo al via nemmeno Sofia Goggia che, dopo l’argento di due giorni fa, ha preferito giustamente saltare l’evento per proiettarsi alla discesa e soprattutto salvaguardare le proprie energie, visto che è pur sempre reduce da un infortunio di non poco conto.

L’Italia, per la prova “mista” (una manche in discesa e l’altra in slalom), sarà dunque rappresentata da tre atlete che cercheranno di fare bene e di sfruttare magari qualche occasione: Federica Brignone reduce dal decimo posto in superG, Nicol Delago che sfoggerà tutte le sue doti in velocità, Marta Bassino che ha tutte le carte in regola per difendersi egregiamente. Verrà schierata inoltre anche Nadia Fanchini, che tuttavia non prenderà parte allo slalom. Di seguito le dichiarazioni (fonte: Fisi) delle sciatrici nostrane:

Nicol Delago: “Sono contentissima di essere ai Mondiali, non parto solo per partecipare ma anche per ottenre un buon piazzamento. Sarà fondamentale come sempre fare una bella discesa, qui ad Are ho fatto due giorni di slalom, non mi sembra che il pendio sia difficile, potrei adattarmi bene“.

Marta Bassino: “La neve di mercoledì era un pochino più dura rispetto a oggi, affronto la combinata con grande concentrazione in entrambe le manches, sarà una gara particolarmente lunga, perché la discesa sarà alle 11 e lo slalom alle 16.15, però avrò tempo di fare un buon riscaldamento fra i pali stretti. Recentemente ho fatto poco slalom, cercherò di tirare fuori tutto ciò che ho dentro da slalomista“.

Federica Brignone: “La combinata è una disciplina che mi diverte, tanti dicono sia una gara non spettacolare, però penso che cavarsela in due discipline completamente diverse sia una bella sfida. Fosse per me non la toglierei dal programma olimpico, dipende dalla Fis, io guarderei soprattutto a inserire lo stesso numero di competizioni per ogni specialità“.

 

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Foto: Cristiano Barni Shutterstock

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