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Sci alpino, Gigante Mondiali 2019: Henrik Kristoffersen strappa lo scettro a Marcel Hirscher. Italia comparsa

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Nella sua stagione più difficile, Henrik Kristoffersen disputa la gara perfetta ed arpiona la medaglia d’oro in gigante ai Mondiali di sci alpino 2019 in corso di svolgimento ad Are (Svezia). Il 24enne norvegese si è tolto il lusso (e lo sfizio) di precedere l’acerrimo rivale Marcel Hirscher, dal quale era sempre stato regolarmente battuto nei grandi appuntamenti. Medaglia di bronzo per il francese Alexis Pinturault, che si trovava in testa al termine della prima manche. Questi tre interpreti finirono sul podio anche alle Olimpiadi di PyeongChang 2018, quando fu però Hirscher a trionfare davanti a Kristoffersen.

Il talento scandinavo, mai nella top3 in una rassegna iridata prima di oggi, si è consacrato nella disciplina meno attesa, dove vantava appena un successo in Coppa del Mondo nel 2015 a Meribel. Su una neve primaverile e saponosa, il classe 1994 ha pennellato le curve grazie ad un connubio perfetto tra leggerezza ed aggressività. Terzo a metà gara a soli 18 centesimi da Pinturault, Kristoffersen ha rischiato il tutto per tutto, non sbagliando praticamente nulla e rifilando due decimi a Hirscher, grande deluso di giornata. Il fuoriclasse austriaco ha pagato a caro prezzo l’influenza che lo ha debilitato nei giorni scorsi, non riuscendo così a bissare il titolo del 2017. Per il campione olimpico in carica si tratta comunque dell’ottava medaglia in un Mondiale, la quarta d’argento che va a sommarsi a quattro ori.

Il primo posto in gigante resta tabù anche per la Francia, che non si impone in questa specialità dal 1968 con Jean-Claude Killy. Sembrava la volta buona per i transalpini, tuttavia Pinturault non è riuscito a tenere lo stesso ritmo dei rivali storici, accontentandosi del gradino più basso del podio a 0.42 dalla vetta.

Quarta piazza a +0.92 per lo svizzero Loic Meillard, atleta in grande ascesa che ha confermato tutte le proprie doti dopo i due podi agguantati in stagione. Grande rimonta per l’austriaco Marco Schwarz, capace di salire dalla sedicesima alla quinta piazza grazie al miglior tempo di manche. Il 23enne ha accusato un gap di 1″04, ex aequo con lo sloveno Zan Kranjec.

Settimo il norvegese Leif Kristian Nestvold-Haugen, mentre la top10 è stata completata da tre emergenti, nell’ordine il tedesco Alexander Schmid, l’austriaco Stefan Brennsteiner e lo svizzero Marco Odermatt.

Giornata da assoluta comparsa per l’Italia. Con Riccardo Tonetti fuori nel corso della prima manche e Luca De Aliprandini e Manfred Moelgg debilitati dopo l’influenza degli ultimi giorni, le prime posizioni sono rimaste una chimera. De Aliprandini è risultato il migliore tra gli azzurri, installandosi in 20ma piazza ad oltre tre secondi da Kristoffersen, mentre Simon Maurberger è giunto 23° a 3″74. Moelgg, 25° a metà gara, ha deciso di non prendere parte alla seconda frazione per risparmiarsi in vista dello slalom. Al di là della scadente prestazione odierna, il Bel Paese sta vivendo una crisi ormai latente tra le porte larghe e non si intravede una via d’uscita in tempi brevi.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Lapresse

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