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Sci Alpino
Sci alpino, Mondiali 2019: obiettivo Top10 per l’Italia in gigante, ma gli azzurri vogliono stupire
Il gigante maschile è una delle specialità, insieme allo slalom femminile, che ha dato le minori soddisfazioni all’Italia nelle ultime stagioni di Coppa del Mondo. Non è un momento felicissimo per i gigantisti azzurri, che comunque vogliono ben figurare nell’odierna gara dei Mondiali di Are. L’obiettivo più realistico è quello di centrare un piazzamento tra i primi dieci, ma nulla vieta agli azzurri di provare a stupire, anche se gli alti pettorali non aiutano.
Luca De Aliprandini sarà il primo a scendere con l’8 ed il nativo di Cles è stato sicuramente fortunato, visto che ha pescato il miglior numero del secondo gruppo di merito. Sicuramente l’altoatesino è la principale carta che l’Italia si gioca nella gara odierna, anche se resta sempre il solito problema della mancanza di continuità tra una manche e l’altra di De Aliprandini. Il gigantista azzurro, però, ha davvero tutto per provare a regalarsi una grande gara, ispirandosi a quella prima manche delle Olimpiadi di PyeongChang, dove a tre porte dalla fine, prima di uscire, si stava giocando la leadership con Marcel Hirscher.
In questi Mondiali le condizioni del meteo e soprattutto del manto nevoso sono state decisive ed il forte rischio è quello che anche oggi i primi numeri vengano agevolati e già dopo il 5 sia molto difficile fare il tempo, proprio come è accaduto ieri tra le donne. Per questo motivo i pettorali 18 e 21 di Manfred Moelgg e Riccardo Tonetti non lasciano ben sperare, ma i due azzurri proveranno a fare il massimo nella prima manche per poi rimontare nella seconda vista l’inversione dei trenta.
Con il 35 toccherà a Simon Maurberger, al suo primo gigante iridato della carriera. Un Mondale finora straordinario per il giovane azzurro che ha conquistato la medaglia di bronzo nel Team Event. Una bella prestazione, che lascia sicuramente ben sperare in vista della gara odierna, dove il compito sarà quello di centrare la qualificazione per la seconda manche e poi provare a recuperare posizioni. La testa è libera da ogni pensiero e proprio la totale assenza di pressione può davvero lanciare Maurberger verso un grande risultato.
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Foto: cristiano barni Shutterstock.com