Sci Alpino

Sci alpino, Mondiali 2019: Petra Vlhova più veloce del vento è oro nel gigante davanti a Rebensburg e Shiffrin, 5a Brignone, out Goggia

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Una medaglia d’oro che luccica e che va ad esaltare il talento di una grandissima fuoriclasse che sta sbocciando in maniera davvero notevole giorno dopo giorno. Petra Vlhova vince il gigante dei Mondiali di sci alpino 2019 di Are, superando proprio in extremis Viktoria Rebensburg, che fino a pochi metri dall’arrivo era quasi certa di avere vinto. Completa il podio Mikaela Shiffrin, che non è stata in grado di compiere la rimonta tanto attesa.

Dopo una prima manche discussa per le condizioni meteo e della pista, la seconda prende il via con uno scenario anche peggiore. Rispetto all’orario iniziale, infatti, gli organizzatori sono costretti a posticipare l’avvio di 15 minuti per colpa del fortissimo vento presente in vetta che non permetteva di fare partire la seggiovia. Le atlete, dunque, sono portate alla zona di partenza con i gatti delle nevi e, finalmente, la gara può prendere il via, nonostante un percorso accorciato anche in questa occasione.

Chi sa sfidare il vento, e trarne forza, è Petra Vlhova. La slovacca classe 1995 centra la sua seconda medaglia in questa manifestazione, ma questa volta è la più pregiata. Dopo aver chiuso la prima manche in seconda posizione, scende a tutta nella seconda, fa segnare il terzo tempo, e chiude con il crono complessivo di 2:01.97. Alle sue spalle, ad appena 14 centesimi, si ferma Viktoria Rebensburg. La tedesca, si mangia le mani, dato che si vede sfuggire il successo veramente in extremis, dopo aver pennellato porta dopo porta. Per la classe 1989 risulta fatale il muro conclusivo, sul quale lascia sulla neve mezzo secondo rispetto alla rivale. Completa il podio Mikaela Shiffrin, che non riesce a bissare il trionfo in SuperG. La statunitense, anche nella prima discesa, non sembra mai a proprio agio sul pendio svedese, terminando a 38 centesimi dall’oro, e da una rivale che, sempre più, si sta segnalando ai suoi livelli.

Quarta posizione per la norvegese Ragnhild Mowinckel, a mezzo secondo esatto, dopo due discese nelle quali dà tutto quello che aveva. Quinta posizione per la nostra Federica Brignone che disputa una seconda manche splendida nella quale “vendica” una prima tutt’altro che impeccabile. Per la valdostana il distacco parla di 87 centesimi e, soprattutto, la condanna a stare fuori dal podio anche in questa occasione.

Conclude in sesta posizione la francese Tessa Worley a 1.09, pagando il troppo vento in diversi momenti della sua prova, quindi in settima troviamo la padrona di casa Sara Hector a 1.94, ma in grado di rimontare ben otto posizioni nella seconda prova. Fa addirittura meglio, con 14, la francese Clara Direz, che termina a 2.21, un gradino davanti alla connazionale Coralie Frasse Sombet, a 2.27. Chiude la top ten la svizzera Andrea Ellenberger a 2.42.

Occasione sfumata, invece, per Sofia Goggia. La bergamasca, migliore delle nostre nella prima manche, scende con la consueta grinta nella seconda e rimane sui tempi di Brignone fino a due terzi del percorso, Quindi, in uscita da un dosso, viene sbalzata e perde il contatto con la neve. Caduta rovinosa ma, fortunatamente, senza conseguenze, che le nega un sicuro piazzamento nelle prime 6-7.

Marta Bassino, poi, partita con l’ottavo tempo, si ritrova nel bel mezzo di una vera e propria bufera di vento che le rende la vita impossibile. Nonostante ciò la classe 1996 guadagna nella prima fase di discesa, ma poi cede con diversi errori per colpa di intemperie e pista che si segna sempre di più. Per Bassino il tabellone recita 13esima posizione con 2.56 dalla vetta.

Curiosità di questo gigante: l’austriaca Ricarda Haaser e la svizzera Wendy Holdener, none a pari merito nel corso della prima prova, hanno fatto segnare lo stesso tempo anche nella seconda, concludendo a braccetto in 15esima posizione. Francesca Marsaglia, infine, non sfrutta il pettorale numero 2 della seconda manche e una pista ancora impeccabile, cadendo a metà discesa, dopo che aveva però già commesso diversi pesanti errori.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: LaPresse

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