Sci Alpino
Sci alpino, Mondiali 2019: Stefano Gross: “Ho sciato con il sorriso”, Alex Vinatzer: “Soddisfatto per la seconda manche”
Con lo slalom maschile di oggi si sono ufficialmente conclusi i Mondiali di sci alpino 2019 di Are. L’ultima gara ha visto la sinfonia austriaca con la tripletta composta da Marcel Hirscher, Michael Matt e Marco Schwarz. Per l’Italia, invece, com’era preventivabile, sono arrivate poche buone notizie. Il miglior risultato lo ha centrato Stefano Gross, mentre Manfred Moelgg e Giuliano Razzoli hanno fatto fatica. Ottima seconda manche, invece, per Alex Vinatzer. Andiamo ad analizzare le parole dei nostri atleti al termine della gara.
Alla fine dello slalom, come detto, il migliore dei nostri è risultato Stefano Gross che ha spiegato le sue sensazioni ai microfoni della Fisi dopo il decimo posto della gara odierna: “Senz’altro posso trarre spunti positivi da questa prova, ho sciato con il sorriso e ho ritrovato il giusto feeling già negli ultimi allenamenti. Non sono ancora al 100% e quindi competere con i migliori è dura in questo momento, ma guardo avanti con fiducia. Hirscher? Soprattutto in condizioni difficili è sempre capace di fare questo taglio in pendenza ed è quello che lo fa andare forte, poi è anche una questione di testa. Però l’ho già battuto e spero di poterlo battere ancora”.
Solamente 18esimo, invece, un deluso Manfred Moelgg: “Non posso completare una valutazione positiva, mi dispiace in maniera particolare di essere arrivato in queste condizioni prima di un Mondiale. Lavori tanto per presentarti in forma e far bene, ma purtroppo è andata diversamente. Adesso andrò a Stoccolma per il parallelo e poi a Bansko, speriamo di migliorare e fare buoni risultati”.
Chiude al 19esimo posto, invece, Alex Vinatzer capace, a 19 anni, di far segnare il miglior crono della seconda manche: “Sono riuscito a fare correre gli sci su una pista che stava incominciando a segnarsi. Nella prima non avevo interpretato nel modo giusto la gara e avevo anche sbagliato la scelta dei materiali. Purtroppo il distacco era molto alto, ma sono soddisfatto perché nella seconda ho fatto il miglior tempo di manche”.
Le ultime parole sono di Giuliano Razzoli. L’oro olimpico di Vancouver 2010 si è piazzato 22esimo, e non ha troppi motivi per sorridere: “Non riuscivo a tenere il tempo e non ero veloce. Il tracciato della seconda manche girava di più, era più lento, ma io solitamente vado bene anche quando il tracciato è angolato, invece facevo fatica. Speravo in qualcosa di più, nella seconda manche ci ho messo del mio. L’obiettivo era entrare nei dieci, ma nessuno ti regala niente. Bisogna sciare bene”.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Valerio Origo