Sci Alpino
Sci alpino, Pagelle Gigante femminile Mondiali 2019: Petra Vlhola si laurea, Rebensburg sciupa tutto, Shiffrin non al massimo, Brignone a metà
Il gigante femminile dei Mondiali di sci alpino di Are 2019 non passerà alla storia per lo spettacolo espresso dalle atlete, quanto per le condizioni al limite (forse oltre) nelle quali hanno dovuto, loro malgrado, correre. Il vento fortissimo ha rovinato la scena alle protagoniste che hanno dovuto lottare in ogni modo per non perdere la giusta traiettoria, ma non ha limitato il talento cristallino di Petra Vlhova, sempre più al vertice dello sci a livello mondiale. Se la slovacca vince e convince, Viktoria Rebensburg e Mikaela Shiffrin chiudono senza aver dato il proprio massimo, mentre le italiane, per un motivo o per un altro, arrivano al traguardo senza il sorriso sulle labbra. Detto questo, andiamo a consegnare le pagelle della penultima gara al femminile di questi campionati.
LE PAGELLE DEL GIGANTE DEI MONDIALI DI ARE 2019
PETRA VLHOVA 10: Non poteva che essere così. La slovacca vince, forse a sorpresa, ma con pienissimo merito la medaglia d’oro in gigante, superando tutte le grandi specialiste. Per la 23enne ennesima conferma di un talento incredibile, messo in ombra solamente dal fatto di essere contemporanea con Mikaela Shiffrin. Ad ogni modo seconda medaglia in questi Mondiali e una vittoria davvero speciale.
VIKTORIA REBENSBURG 8: Fino al muro conclusivo era da 10 e lode, dopo aver pennellato ogni porta e dosso della pista. Poi, inspiegabilmente, perde oltre mezzo secondo proprio in concomitanza dell’arrivo e getta al vento (nel vero senso della parola) un oro che sembrava suo. La grande incompiuta!
MIKAELA SHIFFRIN 7: Se Rebenburg sul podio era scura in volto, anche la statunitense non era certo al settimo cielo. La dominatrice della Coppa del Mondo conquista la sua sesta medaglia mondiale in carriera, ma da questo gigante si aspettava di più, specialmente nella prima manche. Ora tutto sullo slalom per la nativa di Vail!
RAGNHILD MOWINCKEL 7.5:Non sale sul podio ma non poteva chiedersi di più. Completa due manche senza sbavature e solamente 12 centesimi la separano dal bronzo. Peccato!
FEDERICA BRIGNONE 6.5: Nella prima discesa, con il senno di poi, si gioca il podio e arriva al traguardo davvero sconsolata. Nella seconda prova si rimbocca le maniche e prova a far saltare il banco, ma non riesce a rimontare a sufficienza. Per la valdostana ennesima occasione sfuggita della carriera.
TESSA WORLEY 5.5: Dalla due volte campionessa della specialità ci si attendeva di più. Nella prima manche non brilla, nella seconda ha la scusante del vento fortissimo. Non le riesce la tripletta che l’avrebbe messa, ancor più, nella storia.
MARTA BASSINO 6: Sufficienza stiracchiata. Nella prima prova è ottava e paga la pista ormai rovinata, nella seconda scende nel bel mezzo di una bufera di vento e non può nulla. Sfortunata!
SOFIA GOGGIA 6: La migliore azzurra nella prima manche, se la cava bene anche nella seconda, spingendo a tutta come suo solito. Per sua sfortuna arriva una caduta che le nega un piazzamento nelle prime 6-7 che era alla portata. Ripensando a dov’era un mese fa, tutto quello che ha fatto ad Are è davvero una grande risultato.
FRANCESCA MARSAGLIA 5: Si qualifica per la seconda manche per il rotto della cuffia. Poteva sfruttare il pettorale numero due e una pista ancora perfetta, ma sciupa tutto cadendo durante una discesa tutt’altro che indimenticabile.
ORGANIZZATORI 3: Ennesima gara con percorso accorciato, ennesima medaglia assegnata con condizioni meteo che hanno inciso in maniera notevole, soliti ritardi e spostamenti dell’ultimo minuto. La sensazione complessiva che i Mondiali meritassero un palcoscenico di ben altro livello.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Petra Vlhova FashionStock.com / Shutterstock.com