Sci Alpino
Sci alpino, Pagelle slalom femminile Mondiali 2019: Shiffrin epocale, Swenn-Larsson impeccabile, Vlhova si conferma, le italiane spariscono
Si sono conclusi i Mondiali di sci alpino di Are 2019, almeno per quanto riguarda il reparto femminile. Lo slalom odierno, infatti, ha messo la parola “fine” al programma della, non indimenticabile, kermesse svedese. La gara tra i pali stretti ci ha regalato, ancora una volta, una Mikaela Shiffrin stellare. La fuoriclasse americana, infatti, cala il poker iridato in questa specialità, ribadendo a tutte di essere la numero uno. Ottime prove di Anna Swenn-Larsson e Petra Vlhova, mentre Wendy Holdener cede sul più bello. Male, e non poco, le italiane. Andiamo, quindi, a consegnare le ultime pagelle “rosa” dei Mondiali di Are 2019.
LE PAGELLE DELLO SLALOM FEMMINILE
MIKAELA SHIFFRIN 10 e lode: non ci sono più parole nè aggettivi. Rendiamoci conto che questa fuoriclasse non ha ancora compiuto 24 anni ed ha già quattro, vale la pena ripeterlo, quattro, titoli mondiali nello slalom. Ogni gara scrive nuovi record. In ogni occasione, come visto oggi, dimostra di essere di un’altra categoria rispetto a tutte le rivali. La nativa di Vail è, già oggi, nell’Olimpo dello sci alpino, e se continuerà così diventerà, con pochi dubbi, la più grande di sempre. A noi non rimane che spellarci le mani davanti ad una campionessa simile e renderci conto di quanto siamo fortunati a vivere nel corso dell’Era-Shiffrin!
WENDY HOLDENER 5.5: chiude al comando della prima manche con merito e, probabilmente, ha troppo tempo per pensarci. In mente le deve essere passato di tutto. La chance di fermare il dominio di Mikaela Shiffrin, la possibilità di vincere la terza medaglia d’oro ad Are 2019. Uscire dopo poche porte nella seconda prova spiega perfettamente come l’elvetica abbia pagato dazio alla tensione ed alla pressione. Peccato, ma in questi Mondiali svedesi ha dimostrato di essere una delle prime delle pista, sempre.
ANNA SWENN-LARSSON 8.5: profeta in patria, non senza sorpresa! La svedese acciuffa una medaglia d’argento che le regala, per distacco, il miglior risultato della carriera. Spesso, nel passato, non era stata in grado di completare due manche di pari livello. Questa volta ci riesce, e lo fa proprio nel giorno più importante della sua vita sportiva.
PETRA VLHOVA 7.5: la Slovacchia prima di questi Mondiali non aveva mai conquistato una medaglia individuale a livello iridato. Bene, la nativa di Liptovský Mikuláš, ne ha centrate tre in pochissimi giorni. Dopo l’oro nel gigante e l’argento in combinata, arriva un bellissimo bronzo nello slalom. Dopo una prima discesa tutt’altro che impeccabile, cambia marcia nella seconda e sale con pieno merito sul podio. Lo sci alpino ha trovato un’altra campionessa.
KATHARINA LIENSBERGER 7: si ferma a pochi decimi dal podio e non ha nulla da recriminare. Ha dato tutto, si è confermata una delle migliori della specialità e un quarto posto, contro queste rivali, vale quasi come una medaglia.
LARA DELLA MEA 6: esce di scena nel muro finale della seconda manche quando era nettamente davanti. Ce la mette tutta per rischiare e rifarsi dopo una prima manche che non l’aveva soddisfatta. Per sua sfortuna il suo Mondiale si chiude con qualche secondo di anticipo. Peccato, ma la stoffa c’è, eccome!
CHIARA COSTAZZA 4.5: ancora una volta chiude con una prova davvero opaca. Prima manche deludente, seconda che non si discosta di molto. Dà sempre la sensazione di non spingere mai a tutta e non rischiare al massimo. Il risultato arriva di conseguenza, un 20esimo posto tutt’altro che scintillante.
IRENE CURTONI 4.5: chiude i suoi Mondiali con un’uscita di pista banale nel corso di una manche tutt’altro che indimenticabile. Dopo le quattro sconfitte su quattro nel corso del team event (nel quale, ad ogni modo, ha conquistato la medaglia di bronzo) sperava in qualcosa di meglio nella giornata odierna. Missione, purtroppo, ampiamente fallita.
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alessandro.passanti@oasport.it
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Foto: Mikaela Shiffrin cristiano barni / Shutterstock.com