Sci Alpino
Sci alpino, Pagelle SuperG Mondiali 2019: Dominik Paris, fuoriclasse incoronato. Innerhofer c’è sempre
Oggi si è disputato il superG maschile dei Mondiali 2019 di sci alpino, Dominik Paris ha vinto davanti a Clarey e Kriechmayr. Di seguito le pagelle e i voti degli azzurri e degli atleti che si sono messi maggiormente in luce.
DOMINIK PARIS: 10. Ora è davvero diventato grandissimo, un fuoriclasse indiscutibile, un fenomeno nato che si è consacrato definitivamente. Dopo aver vinto tre discese a Kitzbuehel, dopo aver piazzato la doppietta a Bormio, dopo aver collezionato dodici successi in Coppa del Mondo, era giunto il momento per battere un colpo anche ai Mondiali ed è arrivato un oro superlativo. Sceso col pettorale numero 3 ha dovuto incrociare le dita fino all’ultimo e ha poi potuto festeggiare la sua seconda medaglia iridata a sei anni dall’argento in discesa, riporta l’Italia su un trono mondiale dopo addirittura otto stagioni e diventa l’undicesimo Campione della nostra storia: un fenomeno.
JOHAN CLAREY e VINCENT KRIECHMAYR: 9. Condividono la medaglia d’argento a nove centesimi dal vincitore: il francese diventa il più vecchio medagliato ai Mondiali (38 anni e un mese) mentre l’austriaco, leader della classifica di specialità in Coppa del Mondo senza aver vinto una gara, si conferma sul podio da abile lettore delle prove veloci.
CHRISTOF INNERHOFER: 8. Quarto a 35 centesimi da Paris, peccato per qualche sbavatura qua e là perché poteva puntare davvero al podio a otto anni di distanza dal trionfo di Garmisch. L’altoatesino è sceso motivato e convinto dei propri mezzi, sapeva di poter piazzare il colpo giusto nella gara secca e ha lottato fino alla fine. Onore al merito a un veterano infinito che ci riproverà in discesa.
BEAT FEUZ, AKSEL LUND SVINDAL, KJETIL JANSRUD, ALEKSANDER KILDE, MATTHIAS MAYER: 5. Tutti protagonisti annunciati alla vigilia ma oggi mai in gara a causa di diversi errori, tutti ampiamente fuori dalla top ten senza alcuna possibilità di replica.
MATTIA CASSE: 7. Brillantissimo ottavo posto, il migliore degli atleti scesi dopo il 20. Col pettorale 30 riesce a pennellare delle belle linee sfruttando anche una migliore luminosità e chiude a mezzo secondo da Paris. Ottima prova considerando che fino a pochi giorni fa non era nemmeno tra i convocati.
MATTEO MARSAGLIA: 5. Prestazione davvero sottotono dell’azzurro che commette diverse sbavature prima di un errore grave che gli costa anche una caduta, arriva al traguardo per onor di firma ma è soltanto 43esimo.
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Foto: cristiano barni shutterstock