Sci di fondo
Sci di fondo, Coppa del Mondo 2019. Francesco De Fabiani: “Il podio è merito del pubblico, sembrava di essere alla 50 km di Oslo”
Francesco De Fabiani ha conquistato un eccezionale secondo posto sprint a tecnica libera di Cogne, prova valida per la Coppa del Mondo 2019 di sci di fondo. L’azzurrano è stato fantastico di fronte al proprio pubblico, il valdostano teneva tantissimo alla gara di casa ed è stato capace di salire sul podio per la prima volta in carriera in questa specialità. Il 25enne ha addirittura attaccato nell’atto conclusivo e poi in volata è stato sublime strappando la piazza d’onore.
De Fabiani, capace di confezionare una fantastica doppietta in coppia con Federico Pellegrino che ha vinto la gara, ha mostrato tutta la sua felicità nelle dichiarazioni rilasciate alla Fisi dopo la gara: “Non ero così teso, ero tranquillo, era una gara di Coppa del Mondo come le altre. Più che altro c’è stato il vantaggio di avere tutto il tifo per te, anche in qualifica ha fatto la differenza, e man mano che si andava avanti sempre di più. È grande merito di tutto il pubblico se sono riuscito a ottenere il mio primo podio in una sprint proprio in casa. È una cosa strana che non mi aspettavo minimamente, però bella“.
L’azzurro racconta poi nel dettaglio la sua gara: “La qualifica è sempre uno scoglio duro, non è scontato per me. Mi sono sempre qualificato quest’anno, ma proprio a Lahti, prima di questa tappa, non c’ero riuscito, forse per i problemi nel viaggio d’andata. Poi quest’anno non avevo mai superato i quarti, non mi sarei aspettato di arrivare in finale, ma ci tenevo e sono contento di aver regalato al pubblico una bella emozione. Non ho patito la tensione perché io non avevo aspettative. Speravo di fare bene, ho fatto del mio meglio ed è andato tutto bene. Sembrava di essere lungo il percorso della 50 chilometri di Oslo, la cosa particolare è che non sempre c’è così tanta gente, è bellissimo sapere che in Val d’Aosta siamo così seguiti e ripagarli tutti con una doppietta così è fantastico, neppure se l’avessimo scritta sarebbe venuta così bene. Per me la finale era una cosa un po’ nuova, non ero mai arrivato in finale in Coppa del Mondo, c’ero andato vicino l’anno scorso a Falun. Una cosa che è servita molto a noi italiani è aver corso su questa stessa pista due settimane fa (per i campionati italiani, n.d.r.), più o meno avevo già capito cosa succedeva in gara e dove dovevo attaccare, non potevo permettermi di aspettare l’ultima salita. Avevo visto che Pellegrino andava fortissimo in quel tratto e probabilmente sarebbe andato fortissimo anche Chanavat, così ci ho provato, poi sapevo anche che gli altri che arrivavano dall’altra semifinale avevano quei dieci minuti in meno di recupero che in quota fanno la differenza. Mi sentivo bene, non ci ho pensato su due volte e sono partito“.
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Foto: Valerio Origo