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Sci di fondo, Mondiali 2019: il quartetto dell’Italia per la staffetta maschile. I quattro componenti: presenti De Fabiani e Pellegrino

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Domani, venerdì 1 marzo, si terrà la staffetta 4×10 km maschile ai Mondiali di sci di fondo di Seefeld: alle ore 13.15 il via della gara che vedrà impegnata anche l’Italia. Pochi minuti fa sono stati comunicati i nomi dei quattro frazionisti azzurri e l’ordine in cui saranno in pista. Ricordiamo che le prime due frazioni saranno in tecnica classica e le ultime in tecnica libera.

Sarà al lancio Maicol Rastelli, che avrà il compito di tenere il contatto con la testa della corsa, magari sperando in un avvio blando, mentre in seconda avremo Federico Pellegrino, che dovrà ricucire ed usare il suo spunto per portarci più avanti possibile all’inizio della seconda parte di gara. In terza frazione ecco Giandomenico Salvadori, che dovrà resistere nel confronto diretto per lanciare nella miglior posizione possibile Francesco De Fabiani, ultimo azzurro in gara.

Contrariamente al solito, dunque, i tecnici hanno deciso di schierare Pellegrino in seconda al posto che in ultima frazione. Il valdostano negli ultimi anni ha compiuto dei passi da gigante nelle prove di distanza, forse ancor più in tecnica classica che in libera. Va detto che le chance di podio appaiono oggettivamente risicate. Rastelli è distante anni luce dalla condizione mostrata nella passata stagione, mentre Salvadori potrebbe risultare l’anello debole in terza frazione come già accaduto alle Olimpiadi 2018. Certo, se l’Italia dovesse a sorpresa tenere il ritmo delle squadre migliori, allora con De Fabiani in chiusura potrebbe succedere di tutto.

 

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roberto.santangelo@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

3 Commenti

1 Commento

  1. riax

    28 Febbraio 2019 at 20:41

    ghost,..condivido,…secondo me non abbiamo chance

  2. Andry84

    28 Febbraio 2019 at 16:08

    Il problema è che sia Pellegrino sia Salvadori in gare su distanza sono nettamente più competitivi in alternato, e questo discorso è valido praticamente per tutti gli italiani di punta.
    Strano da dirsi ma il problema a skating è enorme ormai da anni e per me in una 10 km i migliori italiani, De Fabiani escluso, fanno un altro sport (non la combinata nordica).
    In Svezia nella gara a skating con partenza ad intervalli mi pare che Giandomenico fece una gara buona, purtroppo mi sembra che la coperta sia corta e dovunque sposti i ragazzi manca qualcosa da qualche parte, per intenderci un Piller Cottrer in terza frazione in grado di riportarti sotto se rimanessi attardato in classico o a fare la differenza stile Torino 2006. Secondo me è veramente difficile scegliere la formazione migliore e anch’io un paio di mesi fa scrissi che auspicava Pellegrino in classico, che sarebbe battuto da tutti in ultima frazione, in quanto su distanza non è ancora Zorzi e non è detto che lo diventerà mai e De Fabiani a chiudere.

  3. ghost

    28 Febbraio 2019 at 15:18

    secondo me è una formazione del tutto sbagliata.
    Salvadori che ha dimostrato di “tenere” in classico (sia nello Skiathlon che nella prova di CdM di Ulricehamm) e di non andare avanti a tecnica libera, messo lì a “scoppiare” in terza frazione vuol dire perseverare negli errori già fatti l’anno scorso in Corea (quando un grande De Fabiani in seconda frazione ci aveva illusi).
    Sono quantomeno perplesso.

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