Rugby
Sei Nazioni 2019, verso Scozia-Italia. Sergio Parisse: “Scambierei i miei record per una vittoria, ci aspettiamo una grande Italia”
Sergio Parisse è pronto per una nuova battaglia, il capitano dell’Italia scenderà in campo domani pomeriggio (ore 15.15) per guidare la nostra Nazionale nella sfida contro la Scozia. Gli azzurri faranno il loro esordio nel Sei Nazioni 2019, i ragazzi di Conor O’Shea vanno a caccia dell’impresa a Murrayfield e inseguono quella vittoria che manca da ben tre anni nel torneo più prestigioso. Sergio Parisse era presente nelle due occasioni in cui l’Italia ha espugnato la tana degli scozzesi (nel 2007 e nel 2015) e domani diventerà l’atleta più presente di sempre nel torneo con addirittura 66 apparizioni (tutte da titolari).
Il capitano è stato molto lapidario nelle dichiarazioni della vigilia rilasciate alla Federugby: “Sapete che i record non mi hanno mai interessato molto e non sono la cosa che mi motiva di più per la gara di domani. Sicuramente fa piacere superare una leggenda del gioco come O’Driscoll, ma scambierei ogni presenza o ogni record con questa maglia con una vittoria domani”.
L’azzurro sembra molto ottimista per la gara di domani: “Come tutte le squadre, abbiamo le nostre ambizioni. È vero che la Scozia ha il potenziale per vincere il Torneo, ma il fascino del Sei Nazioni è legato alla capacità di sovvertire i pronostici, regalare emozioni e sorprese. Noi pensiamo a noi stessi, non puntiamo a vincere il Torneo ma le nostre energie sono tutte concentrare al momento sulla gara di domani: perché tutti aspettano di vedere una grande Scozia, ma noi ci aspettiamo una grande Italia e abbiamo lavorato per questo. Sono positivo e convinto che i risultati arriveranno. In questo gruppo c’è grande talento e una rosa giovane, con tanti anni davanti per continuare a crescere ed ottenere risultati. Domani andiamo in campo con la squadra più competitiva possibile per affrontare gli scozzesi e batterli”.
Un quadro più generale sul Sei Nazioni: “Rispettiamo tutti in questo Torneo e non potrebbe essere diversamente ma noi non siamo qui solo per essere competitivi, siamo in questo Torneo per vincere le partite. Ogni volta che giochiamo per l’Italia ognuno ha i propri stimoli individuali, motivazioni aggiuntive. Il gruppo della Benetton sta ottenendo risultati importanti, porta un grande entusiasmo in azzurro e questo non può che essere un bene e anche le Zebre, pur avendo ancora la possibilità di progredire, oggi sono nella condizione di lavorare con serenità, concentrandosi solo sul rugby: il sistema allestito ora è coerente e non può che essere un bene per l’Italia. Ogni partita ha la sua storia e non conta il nostro novembre o quello degli scozzesi, ma solo quello che metteremo in campo domani. Sarà importante partire col piede giusto, far comprendere loro che li attendono ottanta minuti difficili, limitare un atleta pericoloso come Russell, che ama dare ritmo e prendere iniziative in attacco. Siamo una squadra più completa e organizzata, oggi, e giochiamo un rugby decisamente migliore a prima”.
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Foto: Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com