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Tiro a segno, Coppa del Mondo Nuova Dehli: Marco De Nicolo si qualifica alle Olimpiadi! Fantastico podio nella carabina 3 posizioni!

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Il tiro a segno italiano lancia un fortissimo segnale di vitalità nella tappa di Coppa del Mondo di Nuova Dehli (India), a seguito di un paio di stagioni anonime susseguenti all’addio della stella Niccolò Campriani. Nella carabina tre posizioni ben tre azzurri si sono qualificati per la finale, con Marco De Nicolo capace di salire sul podio e, soprattutto, agguantare l’agognata qualificazione per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Per il 42enne nativo di Legnano sarà addirittura la sesta partecipazione a Cinque Cerchi e chissà che non possa rivelarsi anche quella buona per arpionare finalmente una medaglia.

De Nicolo era approdato all’atto conclusivo con il quarto punteggio delle qualificazioni (1179), appena davanti al connazionale Lorenzo Bacci (1179). Bravissimo anche il giovane Marco Suppini (classe 1998), ottavo con 1178 ed ultimo degli ammessi.

In finale De Nicolo partiva a razzo, portandosi in testa grazie a due ottime sessioni in ginocchio (154.2) ed a terra (310.2). Con la serie in piedi iniziava poi la consueta eliminazione progressiva dei tiratori. Il primo a farne le spese era proprio Suppini, comunque mai così bene finora nella sua giovane carriera. De Nicolo perdeva due posizioni a favore del russo Sergey Kamenskiy e dell’ungherese Istvan Peni, mentre Bacci rimaneva in lizza per il podio. La corsa per il terzo posto si rivelava un discorso a tinte azzurre ed era De Nicolo a prevalere sul compagno di squadra per 9 decimi (434,5 contro 433,6). Il veterano del Bel Paese veniva poi eliminato al tiro successivo, mentre Peni andava ad imporsi su Kamenskiy al termine di un finale per cuori forti (459,1 a 459,0).

La gara assegnava due soli pass olimpici. Kamenskiy, tuttavia, era già qualificato a Tokyo 2020 grazie al trionfo nella carabina 10 metri ai Mondiali 2018. Per questo il posto utile successivo ha premiato un solido De Nicolo. In virtù del risultato odierno, anche Bacci e Suppini hanno dimostrato di possedere le armi per volare in Giappone. Sì, l’Italia attendeva da tempo una giornata come questa per dimostrare di poter essere competitiva senza Campriani. Qualcosa si muove anche nella pistola 10 metri, dove il giovane Paolo Monna (altro classe 1998) è stato eliminato di un soffio dalla finale (11°, l’ottavo posto era distante appena 2 punti).

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federico.militello@oasport.it

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Foto: Lapresse

1 Commento

  1. Andry84

    24 Febbraio 2019 at 14:27

    Bisogna ricordare, per correttezza, che la carta non è nominale ma va alla nazione, quindi starà poi ai tecnici il prossimo anno decidere chi andrà a Tokyo, sperando chiaramente di raccogliere altre carte nelle prossime competizioni.
    Detto questo ottima gara da parte della squadra azzurra con 3 finalisti, cosa che a mia memoria non era mai accaduta da diversi anni a questa parte in gare internazionali, e molto bene Monna nella pistola che ha pagato un 8 e un 9 negli ultimi 2 colpi di qualificazione.

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