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Tuffi, Grand Prix Rostock 2019: Viktor Minibaev si aggiudica la spettacolare gara dalla piattaforma maschile

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Ultima giornata di gare all’Internationaler Springertag di Rostock (Germania) per questo primo atto del Grand Prix 2019 di tuffi. Il programma della rassegna teutonica si è concluso con tre gare che non vedevano i nostri portacolori coinvolti: le finali del sincro 3 metri femminile e misto e la piattaforma maschile.

Nella prima delle specialità citate, la nuova generazione di tuffatrici cinesi ha fatto vedere di saperci fare. L’accoppiata Yu Ouyang/Jiahan Hu, classe 2001, si è imposta con il punteggio di 295.50 a precedere le russe Uliana Kliueva/Vitalia Karoleva (289.20) e le tedesche Jette Müller/Thalea Paschel (270.24). Primi tre posti con atlete estremamente giovani, con l’ultima teutonica citata addirittura del 2004. Coppia asiatica che ha accumulato un buon vantaggio già dagli obbligatori per poi concludere più che degnamente con il doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato da 68.40.

Venendo alla gara del sincro misto dai 3 metri, gli ucraini Stanislav Oliferchyk e Victoriya Kesar hanno fatto la voce grossa (281.97) davanti al duo giapponese Shuta Yamada/Hazuki Miyamoto (271.20) ed ai padroni di casa Lena Hentschel/Lou Massenberg (268.80). Più che buoni i punteggi con il doppio e mezzo avanti con un avvitamento carpiato (64.80) e con il triplo e mezzo avanti carpiato (64.17) per quanto concerne gli atleti dell’Est.

A chiosa, nella gara più spettacolare, cioè la piattaforma maschile, l’esperto russo Viktor Minibaev l’ha spuntata all’ultimo tuffo nei confronti del cinese Song Yuan. Un confronto appassionante con score, nei maggior parte dei casi, sopra gli 80 punti e con l’ultima rotazione che ha sorriso al 27enne nativo di Ėlektrostal’ grazie agli 86.40 punti con il doppio e mezzo indietro carpiato con due avvitamenti e mezzo, contro gli 80.00 di Yuan. Terza piazza per l’ucraino Oleksii Sereda (453.75).

 

 

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Foto: LaPresse

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