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UAE Tour 2019: i favoriti. Alejandro Valverde pronto a ripetersi, Primoz Roglic e Tom Dumoulin vogliono lasciare subito il segno

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Si attende grande spettacolo nella prima edizione dell’UAE Tour, corsa nata dalla fusione di Dubai Tour e Abu Dhabi Tour, che scatterà domenica con una cronometro a squadre. Sette tappe in programma, tre adatte ai velocisti, due con arrivi in salita a Jebel Hafeet e Jebel Jais e una con un finale impegnativo sullo strappo di Hatta Dam. La seconda corsa a tappe WorldTour della stagione presenterà una parata di stelle, con moltissimi big del panorama internazionale che torneranno a sfidarsi sulle strade degli Emirati. Andiamo quindi a scoprire quali sono i favoriti per la classifica generale.

I riflettori sono puntati sul campione del mondo Alejandro Valverde, vincitore lo scorso anno dell’Abu Dhabi Tour e pronto a ripetersi. Il 38enne spagnolo riuscì a fare la differenza a Jebel Hafeet, conquistando la tappa e facendo sua anche la classifica. Le altre tappe decisive di questo UAE Tour sembrano ancora più adatte alle sue caratteristiche e sulla carta sarà quindi il più quotato per il successo finale, considerando anche la sua forma. Il capitano della Movistar ha infatti messo già diversi chilometri nelle gambe in questa stagione, chiudendo al secondo posto sia alla Volta a la Comunitat Valenciana che quella a Murcia, ed ora punterà a trovare il grande acuto in questa corsa.

Saranno invece all’esordio stagionale Primoz Roglic e Tom Dumoulin, che punteranno comunque ad essere subito protagonisti. Entrambi hanno fatto degli allenamenti specifici in altura sul Teide in questi primi mesi, ma non si sono nascosti alla vigilia, confermando di fare classifica in questo UAE Tour. Rispetto a Valverde c’è quindi l’incognita della reale condizione in gara, ma sulla carta avranno invece un vantaggio nella cronosquadre iniziale, avendo formazioni con passisti più forti. Discorso diverso invece per Vincenzo Nibali, che è anche lui al debutto, ma come detto dal suo allenatore Paolo Slongo non punterà a fare risultato, ma piuttosto a verificare come procede la preparazione per i Grandi Giri.

Attenzione poi anche a Richie Porte, che ha fatto vedere delle buone cose nelle gare australiane. Il neo capitano della Trek-Segafredo ha infatti chiuso secondo al Tour Down Under, vincendo una tappa, e al quinto all’Herald Sun Tour e va sempre tenuto in considerazione nelle brevi corse a tappe. Discorso analogo per Michal Kwiatkowski, che può dire la sua su questo tipo di percorso e sarà co-capitano del Team Sky insieme a Gianni Moscon, ma anche per loro c’è l’incognita della condizione, essendo entrambi all’esordio. Infine citiamo anche Emanuel Buchmann e Dan Martin, reduci da buone prestazioni nelle corse spagnole.

 

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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