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Foto: wjarek / Shutterstock.com
Prenderà il via questo fine settimana l’UAE Tour 2019, corsa a tappe del calendario World Tour: la prima edizione della corsa, nata dalla fusione di Abu Dhabi e Dubai Tour, si aprirà domenica 24 febbrio e si chiuderà sabato 2 marzo per un totale di sette frazioni per le strade degli Emirati Arabi Uniti. Tra i protagonisti più attesi spiccano nomi come Alejandro Valverde (Movistar), Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida) e Chris Froome (Team Sky), pronti a darsi battaglia su un percorso particolarmente interessante. Il prologo sarà affidato ad una breve cronometro a squadre, mentre le tappe più significative ai fini della classifica generale dovrebbero essere la terza e la sesta. Due ottime opportunità per i velocisti nella seconda e nell’ultima giornata, con le frazioni centrali (quarta e quinta) più adatte agli attacchi da lontano. Di seguito la descrizione del percorso e l’analisi dettagliata delle sette tappe in programma
Domenica 24 febbraio
Prima tappa: Al Hudayriat Island – Al Hudayriat Island (16 km, cronometro a squadre)
Breve cronometro a squadre interamente pianeggiante che non dovrebbe offrire distacchi significati tra le formazioni di vertice. Gli specialisti proveranno a fare la differenza in favore dei rispettivi capitani.
Lunedì 25 febbraio
Seconda tappa: Yas Island – Abu Dhabi Big Flag (184 km)
Frazione completamente piatta dove sarà più che probabile un arrivo a ranghi compatti. Prima vera occasione per le ruote veloci per centrare un prestigioso successo.
Martedì 26 febbraio
Terza tappa: UAE University – Jebel Hafeet (179 km)
Primo arrivo in salita che vedrà molto probabilmente protagonisti i principali favoriti della vigilia. Tappa priva di asperità fino all’imbocco della salita finale (12.5 km al 6.1% di pendenza media). La classifica comincerà a delinearsi con chiarezza.
Mercoledì 27 febbraio
Quarta tappa: Palm Jumeirah – Hatta Dam (205 km)
Percorso particolarmente mosso con diverse asperità nella seconda parte e un arrivo impegnativo adatto a diverse tipologie di corridori. Gli attacchi da lontano e i corridori dotati di un buono spunto veloce e capaci di resistere in salita potrebbero sorprendere il gruppo.
Giovedì 28 febbraio
Quinta tappa: Flag Island – Khor Fakkan (181 km)
Un’unica salita nella parte centrale della tappa, prima di un lungo piano fino all’arrivo. Altra giornata adatta alle fughe, con il gruppo che proverà a controllare per favorire la volata.
Venerdì 1 marzo
Sesta tappa: Ajman – Jebel Jais (180 km)
Frazione quasi certamente decisiva per la vittoria finale con l’inedito arrivo di Jebel Jais, circa 20 km di salita con pendenze piuttosto incisive che andrà a delineare definitivamente la classifica generale e incoronerà il vincitore della prima edizione dell’UAE Tour.
Sabato 2 marzo
Settima tappa: Dubai Safari Park – City Walk (145 km)
Consueta passerella conclusiva che fornirà sicuramente una seconda occasione per i velocisti e che non dovrebbe in alcun modo andare ad incidere sulla classifica finale della corsa.
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roberto.pozzi@oasport.it