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Foto: Pier Colombo
Prenderà il via domenica 24 febbraio con una cronometro a squadre la prima edizione del UAE Tour, corsa a tappe del calendario World Tour che si corre negli Emirati Arabi Uniti. Il livello della competizione si annuncia decisamente elevato dal momento che saranno presenti tutte le formazioni più attrezzate e diverse stelle del panorama ciclistico internazionale come lo spagnolo campione del mondo Alejandro Valverde (Movistar) e il fuoriclasse olandese Tom Domoulin (Team Sunweb). L’Italia sarà la nazione più rappresentata con ben diciassette corridori al via e con ottime carte da giocare sia per il successo nelle singole tappe sia in ottica classifica generale.
Il principale motivo di interesse per tifosi e appassionati azzurri sarà l’esordio stagionale di Vincenzo Nibali. Il capitano della Bahrain Merida testerà la propria condizione dopo aver concluso una lunga preparazione invernale e in vista delle Classiche di Primavera, primo vero obiettivo della stagione. Nessun traguardo specifico dunque per il fuoriclasse siciliano negli Emirati: l’intento sarà soprattutto quello di riprendere confidenza con il ritmo della corsa e con lo stare in gruppo, anche se è difficile immaginare che lo Squalo non regali un po’ di spettacolo, visto il talento e la classe che lo contraddistinguono. Nibali sarà affiancato da Damiano Caruso, approdato alla Bahrain Merida dalla BMC al termine della scorsa stagione e già compagno di squadra del siciliano ai tempi della Liquigas-Cannondale. Il 31enne nato a Ragusa sarà sicuramente un aiuto prezioso per il proprio capitano, soprattutto quando la strada comincerà a salire e in occasione delle corse a tappe più impegnative.
Un altro corridore atteso al debutto stagionale è Gianni Moscon. Il 24enne del Team Sky ha chiuso in crescendo la scorsa stagione con il quinto posto al Mondiale e con il successo nella classifica generale al Tour of Guangxi (prima vittoria della carriera in una corsa a tappe di primo livello). Il corridore trentino è atteso quest’anno al definitivo salto di qualità per confermare la fiducia e gli investimenti della formazione britannica. Nel Team Sky ci sarà anche Salvatore Puccio, ormai un veterano del team guidato da Dave Brailsford, prezioso per il suo ruolo di gregario.
Le principali speranze di vittoria per la spedizione italiana sono riposte in Elia Viviani. Il fuoriclasse della Deceunick-QuickStep ha cominciato al meglio il proprio 2019 collezionando già due successi, nella prima tappa del Tour Down Under ed alla Cadel Evans Great Ocean Road Race. Il 30enne veronese vuole incrementare il proprio bottino e ha già puntato il mirino sulla seconda e sull’ultima tappa, sicuramente le più adatte ai velocisti. Preziosissimo sarà il compito del fidato Fabio Sabatini, che cercherà di pilotare l’azzurro nella posizione migliore possibile per far esplodere tutta la propria potenza negli arrivi a ranghi compatti. Proveranno a dire la loro in volata Daniele Bennati (Movistar), Sacha Modolo (EF Education First) e Jakub Mareczko (CCC Team), anche se la concorrenza sarà di altissimo livello.
Tra gli altri corridori italiani presenti ci sono sicuramente aspettative nei confronti di Diego Ulissi (UAE Emirates), che aveva dato segnali incoraggianti al Tour Down Under ottenendo diversi buoni piazzamenti. Grande curiosità poi verso il giovanissimo Matteo Moschetti (Trek-Segafredo), alla sua prima stagione con una formazione World Tour dopo l’ottimo 2018. Completeranno la spedizione azzurra Manuele Boaro (Astana), Davide Formolo (Bora-hansgrohe), Alessandro De Marchi (CCC Team), Andrea Peron (Team Novo Nordisk) e Oliviero Troia (UAE Emirates).
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roberto.pozzi@oasport.it
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Foto: Pier Colombo