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Volley femminile, le migliori italiane della Final Four di Coppa Italia. Paola Egonu e Miriam Sylla, duello stellare. Letizia Camera decisiva

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Lo spettacolo della Final Four della Coppa Italia 2018-2019 di volley femminile non ha deluso le aspettative. Dopo due semifinali a senso unico, la sfida per la vittoria tra Novara e Conegliano, terminata con il successo delle piemontesi per il secondo anno consecutivo, ha espresso quanto di meglio il campionato italiano possa offrire a livello mondiale. Una serie di duelli appassionanti hanno poi coinvolto direttamente le giocatrici azzurre, protagoniste assolute dell’incontro.

Paola Egonu si è dimostrata ancora una volta un’autentica marziana, ma Miriam Sylla le ha tenuto testa con la grinta e il carattere che la contraddistinguono. L’opposto di Novara è stata incontenibile nella prima sfida contro Busto Arsizio (21 punti e 54% in attacco), mentre in finale ha avuto un rendimento più altalenante. La 20enne nata a Cittadella ha dominato nel primo set eclissandosi poi nella parte centrale dell’incontro, prima di tornare determinante nel momento decisivo. La giocatrice di origini nigeriane ha chiuso con 29 punti (2 muri) e una percentuale di attacco del 42%, notevole soprattutto a fronte del numero particolarmente elevato di volte in cui è stata chiamata in causa (65). La schiacciatrice di Conegliano ha saputo replicare con due partite di altissimo livello, dimostrandosi più continua sia nella semifinale contro Scandicci (17 punti con un eccellente 61%), sia nella finale (21 punti con 2 muri e 50% in attacco), ma non riuscendo a trascinare al successo le compagne di squadre.

Sfida senza esclusione di colpi anche tra Cristiana Chirichella e Anna Danesi. La centrale di Novara e capitana della Nazionale italiana è stata più impegnata in fase offensiva (8 punti), ma la giocatrice di Conegliano si è superata a muro (4 punti) dimostrandosi un’autentica fuoriclasse nel fondamentale. Stefania Sansonna e Monica De Gennaro hanno poi sottolineato ancora una volta la qualità insuperabile dei liberi italiani. La giocatrice di Novara, al quinto trionfo della carriera nella competizione, è stata praticamente perfetta in ricezione (86%) e si è superata con alcune difese stellari che hanno infiammato il pubblico di Verona. Non è stata da meno la titolare azzurra (83%), che si è tolta perfino la soddisfazione di segnare un punto nel secondo set, approfittando di una disattenzione avversaria.

Menzione speciale poi per Letizia Camera, seconda palleggiatrice di Novara messa in campo da Massimo Barbolini nel momento di massima difficoltà e rivelatasi determinante per la vittoria della formazione piemontese. La 26enne nata ad Acqui Terme ha preso il posto della statunitense Lauren Carlini nel quarto set, rivestendo un ruolo da protagonista nella rimonta della propria squadra e firmando anche il muro del 14-12 nel tiebreak. Impossibile non chiudere infine con un doveroso tributo all’eterna Francesca Piccinini. La capitana di Novara ha dato un contributo prezioso in ricezione, sostituendo l’olandese Celeste Plak a tratti e dimostrando una volta di più il proprio infinito talento.

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roberto.pozzi@oasport.it

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Foto: Simone Contesini

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