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Ciclismo

Vuelta Andalucia 2019: il percorso e le cinque tappe ai raggi X. Tante salite e una cronometro impegnativa

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La 65ma edizione della Vuelta a Andalucia presenterà un percorso impegnativo con cinque tappe insidiose, che potranno regalare finali spettacolari. La corsa spagnola anche quest’anno sarà un importante test in vista dei primi grandi appuntamenti della stagione e al via troveremo Simon Yates, ultimo vincitore della Vuelta a España, oltre a Tim Wellens, Ion Izagirre, Steven Kruijswijk e Dylan Teuns. Andiamo quindi a scoprire nel dettaglio il percorso con l’analisi ai raggi X delle cinque tappe della Vuelta Andalucia 2019.

Prima tappa: Sanlucar de Barrameda – Alcala de los Gazules 170 km

Parte iniziale del percorso senza particolari difficoltà, poi attorno al km 60 iniziano una serie di saliscendi, in cui è presente il GPM di terza categoria dell’Alto de Prado del Rey (7,6 km al 3,6%). Il finale si preannuncia spettacolare, visto che il traguardo è posto al termine di un duro strappo di circa un chilometro con una pendenza media del 10%, in cui gli scalatori esplosivi potranno subito fare la differenza.

Seconda tappa: Sevilla – Torredonjimeno 216 km

Lungo falsopiano per tre quarti di tappa, poi si affronterà ai -30 km l’Alto de Porcuna (5 km al 3,6%). Dopo una breve discesa, la strada tornerà a salire gradualmente fino all’arrivo, che non è considerato però come GPM. Un finale incerto, in cui qualche big potrebbe provare anche un colpo di mano.

Terza tappa: Mancha Real – La Guardia de Jaén 16,2 km

Cronometro individuale breve ma impegnativa, che potrebbe risultare decisiva per la classifica generale. Poco dopo la partenza si inizierà a salire verso l’Alto de 7 Pilillas (4,8 km al 3,6%). Dallo scollinamento ci sarà una discesa di circa 7 km e poi la strada tornerà a salire per l’ultimo chilometro. Sarà fondamentale interpretare bene il percorso e gestire lo sforzo nella prima parte.

Quarta tappa: Armilla – Granada 120 km

Il tappone di montagna di questa edizione. Si parte subito in salita con l’Alto de la Malaha (4,3 km al 2,8%). Segue poi un tratto di falsopiano di circa 30 km per affrontare poi l’ascesa all’Alto del Purche (9,5 km al 6,9%). Dopo una lunga discesa si entrerà nel vivo della tappa con le scalate in successione all’Alto de Guejar Sierra (10,1 km al 3,4%) e all’Alto de Hazallanas (16,2 km al 5,7%). Dallo scollinamento al traguardo ci saranno ancora 23 km tutti in discesa, dove la situazione al comando potrebbe ribaltarsi nuovamente.

Quinta tappa: Otura – Alhaurín de la Torre 163 km

Anche l’ultima frazione sarà ricca di insidie. Nella prima parte ci saranno infatti ben quattro GPM di terza categoria: Alto de Agrón (9 km al 3,1%), Alto de Alhama (5,2 km al 2,8%), Alto del Navazo (6,4 km al 3,8%) e Alto de las Canteras (4,1 km al 4,4%). Seguirà poi una lunga discesa, alternata da tratti in contropendenza, per arrivare all’Alto Valle de la Vida (2,7 km al 7,6%), posto a 32 km dal traguardo. Il finale sarà piatto, ma per le squadre dei velocisti non sarà facile tenere chiusa la corsa, visto che diversi corridori potrebbero provare un attacco da lontano.

 

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: Pier Colombo

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