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Foto: LaPresse
Si è conclusa un’intensa e appassionante prima giornata di gare a Glasgow, in Scozia, dove si sono aperti oggi gli Europei Indoor 2019 di atletica leggera. La Gran Bretagna ha messo in campo le proprie carte migliori conquistando due medaglie d’oro con Laura Muir nei 3000m e con Katarina Johnson-Thompson nel pentathlon. Il polacco Michal Haratyk si è invece aggiudicato la terza finale in programma, quella del getto del peso. Per l’Italia ottime notizie sono arrivate da Claudio Stecchi, Raphaela Lukudo e Simone Forte, che hanno centrato l’accesso in finale rispettivamente nel salto con l’asta, nei 400m e nel salto triplo. Di seguito tutti i risultati della prima giornata della rassegna continentale.
3000m (femminile) – Nella finale più attesa della serata la britannica Laura Muir ha dominato la gara conquistando la medaglia d’oro e chiudendo con il tempo di 8:30.61, per la gioia del pubblico di casa. Argento per la tedesca Konstanze Klosterhalfen (8:34.06), che non ha saputo resistere ad un’accelerazione impressionante della scozzese nell’ultimo giro. Bronzo per l’altra britannica Melissa Courtney (8:38.22). L’azzurra Margherita Magnani ha chiuso in decima posizione con il tempo di 9:05.32.
PENTATHLON (femminile) – Dominio britannico anche in questa disciplina con il successo annunciato della campionessa mondiale in carica Katarina Johnson-Thompson, capace di totalizzare 4983 punti. Nella battaglia serrata per la seconda posizione ad avere la meglio è stata la britannica Niamh Emerson (4731, record personale), che ha preceduto di un soffio la francese Solene Ndama (4723 punti).
GETTO DEL PESO (maschile) – In una finale appassionante e combattuta il polacco Michal Haratyk ha conquistato la medaglia d’oro facendo segnare la misura di 21.65, miglior prestazione europea stagionale. L’argento è andato invece al tedesco David Storl (21.54), secondo anche nella rassegna iridata dello scorso anno, davanti al ceco Tomas Stanek (21.25).
SALTO IN ALTO (femminile) – Delusione per le azzurre Alessia Trost ed Elena Vallortigara che non sono riuscite a centrare la finale. La prima non ha superato 1.85, mentre la seconda ha saltato 1.89 ma è rimasta fuori a causa dei troppi errori commessi alle misure precedenti. La finale vedrà in gara undici atlete. La grande favorita sarà la russa Mariya Lasitskene, oro iridato lo scorso anno, che ha superato 1.93 al secondo tentativo come l’ucraina Yulija Levcenko. Si giocheranno le medaglie anche la svedese Erika Kinsey, la lituana Airine Palsyte, la britannica Morgan Lake, le altre due ucraine Kateryna Tabshnyk e Iryna Herashchenko, la slovena Marusa Cernjul, la ceca Michaela Hruba, la tedesca Imke Onnen, la rumena Daniela Stanciu e la bielorussa Karina Taranda.
800m (maschile) – Il bosniaco Amel Tuka (1:47.95) e il britannico Jamie Webb (1:47.96) hanno fatto segnare i migliori tempi della qualificazione. Torneranno in scena in semifinale anche gli spagnoli Mariano Garcia e Alvaro de Arriba, il danese Andreas Bube, il britannico Joe Reid, il tedesco Christoph Kessler, lo svedese Andreas Kramer, il ceco Filip Snejdr, il britannico Guy Learmonth, l’irlandese Mark English ed il francese Aymeric Lusine. Nulla da fare per l’azzurro Simone Barontini, che ha chiuso al quinto posto la propria batteria con il tempo di 1:50.54.
SALTO TRIPLO (maschile) – Nell’unica gara con ben tre italiani in gara soltanto Simone Forte è riuscito a conquistare la finale. L’azzurro è atterrato a 16.64, realizzando la sesta miglior misura. Delusione invece per Tobia Bocchi (13° con 16.23) e per Fabrizio Donato (18° con 15.93), entrambi eliminati. Il migliore della qualificazione è stato il portoghese Nelson Evora (16.89), seguito dal tedesco Max Hess (16.81) e dall’azero Nazim Babayev (16.81). In finale anche lo slovacco Tomas Veszelka, il britannico Nathan Douglas e i francesi Kevin Luron e Yoann Rapinier.
400m (femminile) – Splendida prova dell’azzurra Raphaela Lukudo che ha vinto la propria semifinale timbrando il primato personale in 52.80 e ha conquistato l’accesso all’atto conclusivo con il quinto tempo. La svizzera Lea Sprunger (51.90) si è confermata la grande favorita staccando il miglior tempo d’ingresso in finale. La lotta per le medaglie coinvolgerà anche la lituana Agne Serksniene (52.33) e la belga Cynthia Bolingo Mbongo (52.37), entrambe autrici del rispettivo record nazionale. Punteranno ad un posto sul podio anche l’olandese Lisanne de Witte (52.38, primato personale) e la polacca Justyna Swiety (52.85). Sfortunatissima invece Ayomide Folorunso, caduta sul rettilineo d’arrivo quando si trovava in piena lotta per le prime posizioni.
GETTO DEL PESO (femminile) – Nessuna sorpresa nella qualificazione, dominata dalla tedesca Christina Schwanitz, grande favorita della vigilia, che ha lanciato 19.09 al primo tentativo mettendo in cassaforte l’accesso alla finale. Realizzano la misura stabilita per l’atto conclusivo anche la bulgara Radoslava Mavrodieva (18.85), la bielorussa Ailona Dubitskaya (18.68) e la polacca Klaudia Kardasz (18.63). Qualificate anche le tedesche Sara Gambetta e Alina Kenzel, l’ungherese Anita Marton (campionessa iridata in carica) e la svedese Fanny Roos.
1500m (femminile) – La britannica Laura Muir, campionessa europea in carica, ha conquistato agevolmente l’accesso alla finale vincendo la propria batteria in 4:09.29. Le principali candidate per impedire la seconda medaglia d’oro della scozzese sembrano essere la polacca Sofia Ennaoui e la serba Amela Terzic, anche se il miglior tempo di ingresso sarà quello della spagnola Marta Pérez (4:08.05). Completeranno la finale la ceca Simona Vrzalovà, l’irlandese Ciara Mageean, le bielorusse Daryia Barysevich e Katsiaryna Karneyenka e la rumena Claudia Bobocea.
400m (maschile) – Il norvegese Karsten Warholm (45.95) ha centrato la finale con il miglior tempo e sarà il grande favorito per la vittoria. Gli sfidanti saranno lo spagnolo Oscar Husillos, lo sloveno Luka Janezic, l’olandese Tony van Diepen, l’altro iberico Lucas Bua e il francese Fabrisio Saidy.
SALTO CON L’ASTA (maschile) – clicca qui per la cronaca
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roberto.pozzi@oasport.it