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Foto: LaPresse
Sorride l’Italia nella seconda giornata di gare degli Europei Indoor 2019 di atletica leggera grazie alla splendida medaglia d’oro di Gianmarco Tamberi nel salto in alto. Sotto il tetto della Emirates Arena di Glasgow, in Scozia, si sono assegnati oggi ben sette titoli continentali: la Norvegia ha trionfato nei 3000m e nei 400m con due fuoriclasse del calibro di Jakob Ingebrigtsen e Karsten Warholm, ma la Polonia ha replicato con le vittorie di Ewa Swoboda nei 60m e di Pawel Wojciechowski nel salto con l’asta. Non sono invece riusciti a conquistare il podio gli azzurri Claudio Stecchi, quarto proprio nel salto con l’asta, e Raphaela Lukudo, quinta nei 400m. Di seguito tutti i risultati categoria per categoria della seconda giornata di gare della rassegna continentale.
400m (femminile) – Non è bastato il secondo primato personale in due giorni a Raphaela Lukudo (52.48) per conquistare una medaglia. L’azzurra ha terminato la finale in quinta posizione, dietro alla lituana Agne Serksniene e davanti alla polacca Justyna Swiety-Ersetic. L’oro è andato come da pronostico all’elvetica Lea Sprunger che ha firmato la miglior prestazione mondiale stagionale chiudendo in 51.61 e avendo la meglio in volata sulla belga Cynthia Bolingo Mbongo (51.62, record nazionale). Medaglia di bronzo per l’olandese Lisanne de Witte (52.34, primato personale).
400m (maschile) – Vittoria da favorito anche per il norvegese Karsten Warholm, capace di eguagliare il record europeo con l’incredibile tempo di 45.05. Decisamente più staccati gli altri componenti del podio: lo spagnolo Oscar Husillos (45.66) e l’olandese Tony van Diepen (46.13), entrambi autori del primato nazionale.
3000m (maschile) – Nella finale dominata da Jakob Ingebrigtsen (7:56.15), il britannico Andrew Butchart è riuscito in parte a rovinare la festa dei formidabili fratelli norvegesi inserendosi in seconda posizione. L’atleta di casa ha infatti avuto la meglio con il tempo di 7:57.19 in una appassionante volata proprio su Henrik Ingrebrigtsen, tornato sul podio dopo l’argento del 2017.
60m (maschile) – Nell’atto conclusivo della seconda giornata lo slovacco Jan Volko ha trionfato con il tempo di 6.60 precedendo di un soffio il turco Emre Zafer Barnes (6.61) e l’olandese Joris van Gool (6.62). Delusione per il britannico Richard Kilty (6.66), campione uscente e idolo del pubblico di casa.
60m (femminile) – La polacca Ewa Swoboda non ha tradito le attese conquistando la medaglia d’oro con il tempo di 7.09. Nella lotta sul filo dei centesimi per le altre posizioni del podio l’olandese Dafne Schippers (7.14) ha preceduto la britannica Asha Philip (7.15), costretta quindi ad abdicare dopo il successo nell’ultima edizione. Soltanto quinta la svizzera Mujinga Kambundij (7.16), bronzo mondiale nel 2018.
800m (femminile) – La spagnola Esther Guerrero (2:02.43) e la francese Renelle Lamote (2:02.95) hanno vinto le rispettive semifinali conquistando l’accesso all’atto conclusivo. In gara per le medaglie ci saranno anche la belga Renée Eykens, le britanniche Mari Smith e Shelayna Oskan-Clarke e l’ucraina Olha Lyakhova. Eliminata a sorpresa la svizzera Selina Buchel, campionessa europea in carica e principale favorita della vigilia.
800m (maschile) – Tutto secondo pronostico nelle due semifinali, vinte dagli spagnoli Alvaro de Arriba (1:50.12) e Mariano Garcia (1:48.84). Hanno superato il turno anche il danese Andreas Bube, il bosniaco Amel Tuka, il britannico Jamie Webb e lo svedese Andreas Kramer, che domani si giocheranno il podio iridato.
HEPTATHLON (maschile) – Dopo le prime quattro prove, la classifica provvisoria vede al comando il britannico Tim Duckworth (3533 punti), seguito dallo svedese Fredrik Samuelsson (3475) e dallo spagnolo Jorge Urena (3443). Domani le ultime tre gare per l’assegnazione delle medaglie.
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roberto.pozzi@oasport.it