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Atletica, Sara Dossena: “A Nagoya per timbrare il primato personale”

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Vola in terra giapponese Sara Dossena, una delle maggiori esponenti della maratona azzurra. La 34enne nativa di Clusone sarà al via domenica 10 marzo della Nagoya Women’s Marathon, 42,195 chilometri interamente dedicata alle donne. Terza volta sulla distanza per l’atleta tricolore, l’obiettivo dichiarato è quello di timbrare il nuovo primato personale.

Le sue parole della vigilia alla FIDAL: “C’è solo da correre perché sto bene, arrivo qui preparata e parto fiduciosa. Anche gli ultimi allenamenti mi hanno detto che i ritmi nelle gambe ci sono, mi piacerebbe migliorare il record personale. La maratona è comunque una gara diversa da tutte le altre, lunga e imprevedibile, in cui conta la testa, ma non solo. Se si finiscono le energie prima del traguardo, non c’è niente da fare. Per me questa sarà la prima esperienza in una maratona tirata dall’inizio alla fine. Di solito né a New York né in un campionato come gli Europei si parte forte, visto che si pensa soprattutto alla posizione e alla tattica. Nelle altre ero arrivata in fondo ancora piuttosto fresca, stavolta è tutto da scoprire”.

Prosegue: “Conosco il percorso, che è molto veloce anche se non completamente piatto, con qualche saliscendi, ma ci sono lunghi tratti in rettilineo, sperando di non sentire troppo il vento. Un’esperienza che volevo fare. Ho viaggiato ieri e mi trovo bene con questo fuso orario, al contrario di quello americano. Poi adoro la cultura giapponese, il loro senso del rispetto. E qui c’è la possibilità di fare un buon tempo”.

Sugli allenamenti: “Sto decisamente meglio in confronto alla gara di Berlino, che avevo corso con un paio di mesi di preparazione completa e non era stato facile. Quest’anno ho più chilometri sulle gambe e mi ha dato molta sicurezza l’ultima mezza maratona, non tanto per il risultato ma per la facilità con cui è venuto e per le sensazioni che ho provato, in un periodo di pieno carico. Dopo lo stop prima di New York, per un fastidio al quadricipite sinistro che mi aveva sempre permesso di correre ma era diventato più acuto in prossimità della gara, sono rimasta ferma circa un mese e ho risolto con il riposo. Da lì non mi sono più fermata, tranne un’infiammazione al ginocchio che è subito rientrata. Nelle ultime settimane ho eliminato quasi del tutto gli allenamenti in bicicletta aumentando i chilometri di corsa con qualche doppia seduta, sotto la guida del mio tecnico Maurizio Brassini. Continuo però a nuotare tutti i giorni, con una ventina di chilometri settimanali. Ma a seguirmi è uno staff, che comprende il massaggiatore Matteo Fumagalli, per fare l’atleta al 100% e con sempre maggiore tranquillità”.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Valerio Origo

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