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Credit: Ciamillo
Nella serata peggiore dell’anno, l’Olimpia Milano è ancora attaccata ai playoff di Eurolega. La sconfitta casalinga con il Panathinaikos, però, ha reso il cammino della squadra di Pianigiani molto in salita e adesso serviranno due imprese per restare in vita e continuare il sogno europeo. La prima dovrà arrivare giovedì sera al Forum contro il Fenerbahce, mentre la seconda la settimana successiva in casa dell’Efes.
Dopo il ko odierno con i greci, la situazione di Milano è molto chiara: con due vittorie l’Olimpia è ai playoff, mentre con una sconfitta il destino dei milanesi sarebbe praticamente segnato e a quel punto servirebbero dei miracolosi risultati favorevoli nei match delle dirette rivali. Baskonia e Panathinaikos sembrano ormai certe della qualificazione con il record di 15-13 ed entrambe hanno la differenza canestri a favore contro l’Olimpia, che è ottava insieme all’Olympiacos (14-14).
Milano ha vinto due volte con i greci, ma da dietro non mollano altre squadre come Bayern, Maccabi e Zalgiris (13-15), tutte ancora in corsa per i playoff. Solo con i tedeschi l’Olimpia non ha la differenza canestri dalla sua parte e questo potrebbe anche essere un piccolo vantaggio in caso di un arrivo a pari punti con più squadre.
Per evitare qualsiasi calcolo, però, Milano deve vincere sia con il Fenerbahce sia con l’Efes. Inutile negarlo che serviranno due grandissime prestazioni, visto che l’Olimpia affronta rispettivamente la prima e la quarta della classifica. La formazione di Obradovic non è ancora certa di chiudere in vetta la regular season dopo il ko di Mosca e vorrà riscattare immediatamente proprio quel ko. Sulla carta sembra più semplice la partita con l’Efes, che è già certa del quarto posto e dunque con pochissime motivazioni in questo finale di stagione.
Simone Pianigiani avrà qualche giorno per preparare nuovamente un’altra partita decisiva per la stagione di Milano, che ha ancora un’ultima possibilità. Quella con il Panathinaikos è una serata da cancellare in fretta, troppo brutta per essere vera, soprattutto per l’atteggiamento mostrato nel secondo tempo da Milano. Anche lo stesso Pianigiani ha molte colpe, visto lo scarso utilizzo di giocatori come Della Valle, Burns e Cinciarini, nonostante una serata disastrosa dei lunghi (Omic impresentabile) e anche di qualche piccolo come Jerrells e di un Nedovic troppo a corrente alternata. Squadra e staff tecnico dovranno guardarsi dentro, perchè ci sono 80 minuti da vivere intensamente e che possono ancora regalare un sogno.
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