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Basket, Serie A2 2019: la Fortitudo Bologna torna in A dopo 10 anni con quattro gare d’anticipo
Il popolo biancoblu, dopo mille sofferenze, può finalmente tornare a gioire: la Fortitudo Bologna, a 10 anni dal nefasto pomeriggio di Teramo, riabbraccia la Serie A. Decisiva, pochi minuti fa, la vittoria nel 27° e quartultimo turno del girone Est di Serie A2 contro la Bondi Ferrara, superata per 91-79 con una delle migliori prestazioni dell’anno di Kenny Hasbrouck, autore di 28 punti.
Fin dall’inizio dell’anno la Fortitudo è stata indicata come la favorita assoluta del girone, e dunque per la promozione, alla luce del regolamento in essere quest’anno, che prevede che salgano in A le prime dei gironi Est e Ovest e la vincitrice dei playoff incrociati, una specie di tonnara estenuante con quattro serie al meglio delle cinque partite. Per spiegare tale status basta elencare i nomi presenti nel roster fortitudino: Giacomo Sgorbati, Daniele Cinciarini, Stefano Mancinelli, Andrea Benevelli, Maarty Leunen, Marco Venuto, Guido Rosselli, Matteo Fantinelli, Giovanni Pini, Kenny Hasbrouck, cui si è aggiunto Carlos Delfino per la Coppa Italia di A2 in sostituzione del temporaneamente infortunato Cinciarini. Condottiero della squadra è Antimo Martino, che ha fatto diversi anni di gavetta da vice a Roma e poi si è trasferito a Ravenna, prima di approdare a Basket City.
I nomi del roster sono sostanzialmente tutti di alto livello: Delfino, Mancinelli e Leunen hanno tutti giocato da protagonisti in NBA (l’argentino) e in Eurolega (gli altri due), Cinciarini l’Europa l’ha appena sfiorata agli esordi, ma si è costruito una buona carriera in A, Pini è ricordato ad Avellino, mentre Rosselli, Venuto, Fantinelli e Sgorbati sono tra gli italiani di maggior livello dell’A2. Hasbrouck ha vissuto, sull’altra sponda di Bologna, anche la Serie A, mentre Benevelli in quasi tutte le altre squadre del secondo campionato si sarebbe potuto giocare un posto da titolare.
Finiscono così 10, lunghi anni di grandissime sofferenze della società biancoblu, con l’invasione di campo festosa del PalaDozza a coprire tutto quello che è successo in questo periodo. Dopo la retrocessione del 2009, fu rifiutata l’iscrizione all’allora Legadue per i problemi economici del presidente del tempo, Gilberto Sacrati, e così la F ripartì dall’A dilettanti (l’odierna B). Nel 2010, a Forlì, in gara5 della finale promozione, Malaventura scagliò un tiro diventato celebre, che valse la Legadue, in linea teorica. Tuttavia, la Com.Te.C. rifiutò l’iscrizione e obbligò la Fortitudo a giocare i campionati regionali.
La società fu poi radiata dalla FIP, e si vennero a creare più entità riconducibili alla Fortitudo originale: la Eagles Biancoblu in A dilettanti e la Biancoblu Basket in Legadue. La prima finì i suoi giorni senza chiudere la stagione 2012-2013 per mancati pagamenti alla Federazione, l’altra cedette il titolo all’Azzurro Basket Napoli a fine annata in considerazione della costituzione della Fortitudo Pallacanestro Bologna 103, effettiva prosecuzione della vecchia società, dove 103 sta per il codice di affiliazione federale originale della F.
Dopo una sfortunata stagione di B dilettanti, la riforma portò la squadra in Serie B nel 2014-2015: arrivò così la promozione in A2. In tre stagioni, la F ha raggiunto la finale per la A nel 2015-2016 (sconfitta da Brescia), la semifinale nel 2016-2017 (battuta da Trieste) e nel 2017-2018 (superata da Casale Monferrato). Adesso l’obiettivo fortitudino è raggiunto: in Serie A tornerà il derby con la Virtus, oltre a una società che porta in dote due scudetti e una finale di Eurolega (2004).
Mentre a Est i giochi sono già chiusi per la promozione diretta, a Ovest si registra ancora una certa battaglia tra Virtus Roma e Benfapp Capo d’Orlando, con la società capitolina in vantaggio di due punti nei confronti di quella siciliana: a vantaggio di Roma c’è anche la differenza canestri negli scontri diretti.
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federico.rossini@oasport.it
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Credit: Ciamillo