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Biathlon, il calo di Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi. Per la Coppa servono risultati: guai attendere gli errori altrui

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L’Italia non ha mai vinto una Coppa del Mondo generale di biathlon nella sua storia. Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer si stanno battendo da inizio stagione per un obiettivo storico: quando mancano cinque gare alla conclusione, le azzurre si trovano ancora in vetta alla classifica.

Il vantaggio sulle più immediate inseguitrici si è tuttavia decisamente assottigliato. La corsa alla sfera di cristallo appare più aperta che mai: considerando gli scarti, Vittozzi può gestire 14 punti di vantaggio su Wierer, 39 su Kuzmina e 48 su Olsbu. Non sono pochi, ma nemmeno tanti. Abbiamo visto come possa bastare una prova completamente sbagliata, con contemporaneo successo di un’avversaria diretta, per ribaltare tutto.

E’ palese come le nostre portacolori siano alle prese con un evidente calo di forma e prestazioni: dopo la tappa di casa di Anterselva, gli scenari sono mutati e l’inerzia è girata a favore di Olsbu e Kuzmina.

Nelle cinque gare successive disputate, Lisa Vittozzi è finita alle spalle di Kuzmina in quattro circostanze, mettendosi dietro Olsbu in due occasioni. La sappadina era giunta terza nell’individuale di Canmore, poi da allora il podio è rimasto un miraggio e si sono susseguiti, nell’ordine, un 12°, 6°, 21° e 10° posto.

Dopo Anterselva, inoltre, Wierer è sempre stata preceduta da Kuzmina nelle successive competizioni, mentre il confronto diretto con Olsbu ha visto prevalere l’altoatesina solo nella sprint iridata. Il calo della quasi 29enne di Rasun appare ancora più accentuato rispetto a quello di Vittozzi, con una serie di risultati molto distanti dalla top3, in tre circostanze addirittura fuori dalle prime 15: 22ma, ottava, 20ma, decima e 20ma.

Non è un caso che il crollo delle prestazioni delle italiane sia coinciso con una drastica riduzione delle percentuali al poligono. Se fino a gennaio si erano mantenute costantemente oltre il 90%, la musica è completamente cambiata a partire dalla trasferta in Nord America. I dati delle ultime cinque gare individuali sono impietosi: Lisa Vittozzi ha sparato con l’85% complessivo (68/80), Dorothea Wierer addirittura con il 72,5% (58/80). Il tiro, solitamente fiore all’occhiello delle azzurre, si è tramutato improvvisamente in un punto debole. E contro avversarie come Kuzmina ed Olsbu, superiori nella componente dello sci di fondo, non puoi permettertelo.

Oggi è arrivata la notizia che Kuzmina non prenderà parte alla 15 km individuale di domani: la slovacca preferisce recuperare energie fisiche dopo l’influenza che l’ha colpita nei giorni scorsi e prepararsi al meglio in vista delle ultime gare iridate del fine settimana. Di sicuro un’ottima per Wierer e Vittozzi, tuttavia le azzurre, se davvero vorranno mettere le mani sulla Coppa del Mondo, necessitano di una brusca inversione di rotta. Sperare nei forfait o negli errori delle avversarie non rappresenta la ricetta ideale per vincere e, in questo modo, si rischia anzi una beffa atroce proprio sul filo di lana.

E’ innegabile che la pressione stia pesantemente condizionando le italiane: nessuna delle due si era mai trovata a concorrere per un traguardo tanto prestigioso e, di conseguenza, probabilmente il braccio sta tremando. L’occasione, va rimarcato, potrebbe rivelarsi più unica che rara. Se Kuzmina, di fatto, si è quasi tirata fuori saltando una gara (vedremo però se le avversarie sapranno approfittarne), Olsbu resta una minaccia serissima: se la norvegese riuscirà a limitare i danni al poligono, sarà difficile da battere per chiunque da qui a fine stagione, senza contare che potrà beneficiare delle ultime tre gare di casa ad Oslo, dove il pubblico proverà ad incitarla verso l’impresa.

Tutto, ad ogni modo, resta nelle mani dell’Italia. Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer restano in vantaggio, seppur non tranquillizzante, artefici del proprio destino e con un sogno mai così a portata di mano. La Coppa del Mondo è lì, così vicina e così lontana. Bisognerà meritarsela a suon di risultati, senza attendere regali altrui. Per vincere esiste una sola strada: ritrovare serenità e sparare bene.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Federico Angiolini

1 Commento

  1. riax

    11 Marzo 2019 at 15:41

    Kuzmina ha detto che vuole un’ altra medaglia.
    Immagino quindi che salterà le staffette dove la Slovakia non è che sia formidabile ( i migliori atleti sono lei e P. Fialkova, che però pare piuttosto in difficoltà ora). Quindi la vedremo schierata alla Mass Start, forse.

  2. riax

    11 Marzo 2019 at 12:54

    domani ogni errore costa 1′,—> quello non lo recuperi sgli sci se non sei Nembo Kid 🙁

  3. riax

    11 Marzo 2019 at 12:41

    La Kuzmina riposa per” recuperare energi”?… Strano, ma fatti suoi.
    Voi invece fate TUTTO, anche le staffette dove potete vincere anche una medaglia che non guasta…. 🙂 🙂

    • riax

      11 Marzo 2019 at 15:25

      mancherà anche Anais Bescond, ma ci saranno le altre 4 francesi.
      Una in meno che cmq poteva anche finire davanti e togliere punti.( si sa mai)

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