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Biathlon, Lukas Hofer: “Devo sfruttare le occasioni e lottare con i migliori. Ai Mondiali serve anche fortuna”

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A 9 anni dalla sua prima partecipazione iridata (Staffetta mista Khanty Mansiysk 2010), Lukas Hofer è pronto e motivato per il via dei Campionati Mondiali di Oestersund, appuntamento principale degli azzurri del biathlon. Il Carabiniere nativo di San Lorenzo di Sebato è riuscito a salire sul podio in questa stagione nell’inseguimento di Oberhof ed ha tutte le carte per potersi giocare le medaglie con i migliori della disciplina.

Come hai smaltito il fuso orario dal rientro dalla trasferta americana?

“Fortunatamente è il primo anno che non ho avuto problemi con il fuso. Purtroppo ho dovuto riprendermi dall’influenza che mi ha colpito dopo le gare nordamericane a causa delle temperature rigide. Avevo le placche in gola e ho dovuto prendere degli antibiotici, infatti ho dovuto aspettare qualche giorno per recuperare bene prima di riprendere gli allenamenti con intensità”.

Che lavori hai svolto ad Anterselva prima della partenza per la Svezia?

“Alla fine niente di che, qualche lavoro di intensità per essere brillante subito dall’inizio dei Mondiali. Il programma era complessivamente più o meno lo stesso per il gruppo anche se personalizzato su alcuni aspetti”

Come per il via della stagione, i Mondiali inizieranno con la staffetta mista che è forse la gara più sentita per la nostra squadra per i risultati ottenuti ai Giochi e per la coppetta di specialità conquistata lo scorso anno, ma che ai Mondiali non ci ha ancora regalato medaglie. Può essere un antipasto per togliere un po’ di pressione prima delle gare individuali e per rompere il ghiaccio fin da subito?

“Come gara è perfetta per entrare in clima mondiale. E chiaramente non farebbe mai male partire con il piede giusto, soprattutto per la testa e il morale. Cosi si parte con ancora più fiducia per le gare successive!”

C’è la consapevolezza di poter lottare in ogni gara per la medaglia?

“Diciamo che mi sento bene adesso, anche meglio rispetto alle scorse settimane: quello di febbraio è un mese dove di solito faccio un po’ più fatica, anche se nelle gare americane sono riuscito comunque a rimanere con i migliori. Le possibilità ci sono, devo solo riuscire a fare il mio lavoro e sfruttare le occasioni quando ci saranno”.

Dal bronzo conquistato a Khanty Mansyisk nel 2011 sono cambiati tanti aspetti ma non le tue motivazioni di poter eguagliare se non migliorare quel risultato. Nelle ultime gare sei riuscito a trovare l’equilibrio e la stabilità per potertela giocare con i migliori anche a Oestersund?

“Dal 2011 è cambiato tantissimo il biathlon, ed anche il livello degli atleti è cresciuto di anno in anno. Però ho tanta fiducia nei miei mezzi, soprattutto ora perché sono riuscito a trovare un’ ottima stabilità che conferma il lavoro svolto durante gli ultimi due anni. Manca ancora quel pizzico di fortuna ai Mondiali, ma adesso siamo in un contesto e un percorso che mi sono sempre piaciuti”.

nicolo.persico@oasport.it

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Foto: Federico Angiolini

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