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Biathlon
Biathlon, Mondiali 2019. Dorothea Wierer al bivio della carriera: è caccia aperta al primo alloro pesante
Il bivio è arrivato e Dorothea Wierer deve imboccarla per forza una delle due strade. La migliore biatleta italiana di sempre può scrivere una pagina importante della sua carriera, costellata di vittorie e piazzamenti ma finora mai impreziosita da uno dei tre successi che schiudono le porte dell’Olimpo delle grandissime della specialità: Olimpiadi, Mondiali e Coppa del Mondo.
Per le Olimpiadi bisognerà aspettare ancora un po’ ma gli altri due allori sono lì, uno addirittura quasi a portata di mano visto che Wierer, a sette gare dal termine della stagione, è ad un soffio dal primo posto di Coppa del Mondo occupato al momento dalla compagna Vittozzi che le ha strappato il pettorale giallo proprio nell’ultima gara americana, l’inseguimento di Soldier Hollow.
Per il secondo Dorothea Wierer avrà quattro possibilità, individuale, sprint, inseguimento e mass start sulla neve di Oestersund, oltre alle due staffette di cui sarà protagonista (mista e femminile). Guardando ai precedenti non si può dire certo che quello svedese sia il contesto preferito da Dorothea Wierer che a Oestersund è salita tre volte sul podio vincendo una gara individuale e chiudendo due volte terza nell’inseguimento ma il dato ha una valenza relativa perchè Oestersund, da quando Wierer frequenta la Coppa del Mondo, è la tappa di apertura del circuito e non sempre l’azzurra è arrivata in Svezia a fine novembre con la condizione ideale, alcune volte per problemi fisici, altre per via di una preparazione mirata all’evento clou di febbraio o marzo e quindi si può dire che non è il tracciato dove ha vinto di più, ma sicuramente è una pista non sgradita dalla atleta altoatesina.
Qualche dubbio in più suscita il modo in cui Wierer arriva a questi Mondiali: la stagione è stata dura è più concentrata del solito fino a Soldier Hollow, dove Wierer è arrivata col fiato un po’ corto e ha pagato soprattutto al poligono la stanchezza fisica e psicologica dovuta ad un’annata da vivere sempre al massimo. I giorni che hanno diviso il ritorno dagli Stati Uniti alla partenza per la Svezia rischiano di rivelarsi decisivi nell’economia di una stagione che potrebbe diventare trionfale o fallimentare proprio a seconda di come andranno le cose da qui a domenica prossima. Il richiamo della preparazione svolto a fine dicembre aveva fruttato i grandi risultati di Anterselva per l’azzurra, che poi si è un po’ persa in America, nonostante il successo nella Single Mixed Relay: la curiosità sta tutta nel capire come lo staff tecnico azzurro ha cercato di rimettere in sesto la campionessa di Rasun dopo le brutte prova negli Usa e se Wierer si presenterà a Oestersund in grande spolvero come tutti gli appassionati italiani sperano.
L’esperienza non le manca e questa può essere l’arma in più sia in chiave Mondiale, sia per la Coppa del Mondo: Wierer può far valere la sua abitudine a gareggiare ad altissimi livelli rispetto alle meno esperte rivali come Vittozzi e Olsbu che per la prima volta si trovano proiettate ai massimi livelli mondiali. Sul piatto della bilancia c’è tutto questo ma resta ancora il dilemma sulla strada da prendere e Dorothea questa volta non vuole sbagliare.
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Foto Federico Angiolini
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riax
5 Marzo 2019 at 14:31
l’ articolista si focalizza su Doro, ma chissà perchè io penso di più a Lisa. Ai posteri l’ ardua sentenza.
Intanto le previsioni meteo ad oggi non vedono un periodo entusiamante:
https://www.timeanddate.com/weather/sweden/ostersund/ext
https://www.meteoblue.com/en/weather/forecast/week/%c3%96stersund_sweden_2685750?day=3