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Biathlon
Biathlon, Mondiali 2019, inseguimento femminile: Italia all’attacco, c’è una Coppa da vincere!
4 dicembre 2016: partiamo da qui. Il contesto è lo stesso di oggi, Oestersund: Dorothea Wierer, al debutto in Coppa del Mondo, arriva da un deludente 19mo posto nella sprint del giorno prima con 2 errori in piedi, ma nella sprint si scatena, non sbaglia mai e porta a casa il primo podio della stagione chiudendo terza alle spalle di Koukalova e Dahlmeier.
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Ci si aggrappa a tutto quando quelle che poco più di un mese fa sembravano certezze e oggi si sono trasformati in dubbi, anche alla cabala e questo può essere un buon viatico in chiave azzurra per l’inseguimento in programma oggi che potrebbe cambiare il volto della classifica di Coppa del Mondo, oltre che assegnare tre preziose medaglie iridate.
La sprint, inutile girarci attorno, ha riservato quasi solo delusioni alla squadra italiana e c’è da raddrizzare una situazione che ha preso una brutta piega, con Kuzmina che ormai “vede” le azzurre nella generale e oggi partirà in testa in un inseguimento mondiale vietato ai deboli di cuore.
Wierer ha salvato il salvabile nella sprint e oggi è in una delle condizioni che preferisce, quella della inseguitrice, nel format che preferisce, quello dell’inseguimento. Non si è trovata, però, mai nelle condizioni di dovere rincorrere per difendere un primo posto nella classifica generale di Coppa del Mondo a sei gare dalla fine della stagione: non è esattamente la condizione ideale in cui non si ha molto da perdere. Che Wierer stia attraversando un momento non semplice della sua stagione ormai è sotto gli occhi di tutti ma la tenacia dell’altoatesina nel voler portare a casa il risultato anche in condizioni difficili si è vista sia nella staffetta, sia nella sprint con la tenacia di chi non vuol mollare anche di fronte alle difficoltà che in questo caso si chiamano errori al poligono.
Il capitolo Vittozzi è complicato e semplice al tempo stesso da analizzare. Il distacco della ex leader di coppa è alto e dunque la sappadina avrà ben poco da gestire e proverà a fare la classica gara “all in” con l’obiettivo di limitare al massimo i danni della due giorni di apertura dei Mondiali e mettersi nelle condizioni di potersi riscattare nelle gare di un giorno, individuale e mass start. Da perdere Vittozzi ha ben poco e la sua è forse una gara tatticamente più semplice da preparare rispetto a quella di Wierer: testa bassa e “pedalare” senza stare tanto a pensare alle altre.
Le altre, per le italiane, sono soprattutto una, Kuzmina, che dopo Anterselva sembrava fuori dai giochi e adesso c’è nei giochi. La slovacca ha saputo ottenere risultati importanti nella trasferta americana e ha battuto anche l’influenza che l’ha infastidita nella vigilia della sprint, a tal punto da impedirle di rilasciare dichiarazioni a fine gara per la mancanza totale di voce. Partirà prima di tutte e ha come obiettivo il bis d’oro mondiale che la rilancerebbe definitivamente anche nella corsa alla Coppa del Mondo: è lei quella più forte sugli sci e ha un vantaggio importante su Herrmann, l’altra che nella parte di fondo sembra averne più di tutte in questa fase. Dahlmeier ha classe da vendere ma non è al meglio e lo ha dimostrato venerdì fallendo un titolo mondiale che, in altre condizioni, avrebbe conquistato senza problemi: non può certo bastare un bronzo iridato alla super campionessa tedesca per dare un senso ad una stagione vissuta a singhiozzo per cui anche lei va annoverata tra le grandi favorite di giornata come Tandrevold, seconda nella sprint, e Oeberg che si è presentata in grande spolvero ai Mondiali.
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Foto: LaPresse