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Biathlon, Mondiali 2019. Lisa Vittozzi: a Oestersund per continuare a stupire

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E’ il primo appuntamento iridato da protagonista assoluta, quello di Oestersund per Lisa Vittozzi. L’azzurra indosserà per la prima volta in carriera proprio nella sprint del Mondiale svedese il pettorale giallo di leader di Coppa e l’attesa degli appassionati azzurri sarà tutta per lei e per la sua rivale, compagna e amica Dorothea Wierer.

In realtà di Mondiali da protagonista, Lisa Vittozzi ne ha già vissuti diversi, a partire da Kontiolahti 2014 quando, giovanissima, si mise al collo la medaglia di bronzo iridata della staffetta femminile assieme a Oberhofer, Gontier e Wierer e con tre di queste quattro atlete condividerà l’avventura in staffetta anche sulla neve svedese.

Tutti ci speravano ma a credere che Lisa Vittozzi potesse arrivare a questo punto della stagione, a sette gare dalla fine della Coppa del Mondo, in testa alla graduatoria generale erano davvero in pochi. Il carattere, la caparbietà, la determinazione della sappadina hanno fatto la differenza finora. Una prima parte di stagione in cui non si è abbattuta quando sfiorava quel podio che pareva non arrivare mai, poi l’esplosione in Germania, la gestione dei momenti difficili, inevitabili nel biathlon in una stagione se non ci si chiama Neuner, Martin Fourcade o Johannes Boe, tanto per citarne tre a caso tra i fuoriclasse assoluti, di Anterselva (pochi) e della trasferta americana (qualcuno in più) e ora la volata finale da impostare in testa in uno sprint dove i favoriti sono quelli che sono davanti, non chi prova a prendere la scia.

Lisa Vittozzi ha dimostrato freddezza, capacità di saper leggere le gare e di non farsi innervosire dalle situazioni complicate, è uscita brillantemente da tre giorni difficili come quelli vissuti a Soldier Hollow e ora si presenta a Oestersund come una delle donne da battere in tutti i format. Con tre settimane di inattività alle spalle è chiaro che nulla è scritto e sarà molto importante la prima gara per capire con che condizione Lisa Vittozzi si presenterà al Mondiale dopo una stagione massacrante come quella che volge al termine. Se la forma sugli sci reggerà, l’azzurra potrà prendersi delle belle soddisfazioni perché il carattere e la capacità dio rendere al meglio non le manca e la pista di Oestersund le piace, lo dimostra il secondo posto della staffetta mista dello scorso anno all’esordio stagionale e il quarto posto nell’inseguimento individuale ottenuto sempre ad inizio stagione, un periodo storicamente complicato per lei.

Lisa Vittozzi correrà su due fronti: da una parte è aperta la caccia alla medaglia ma dall’altra l’attenzione sarà rivolta in particolare alle tre grandi rivali di Coppa del Mondo: la compagna Dorothea Wierer, la norvegese Olsbu, da provare a distanziare ulteriormente prima delle tre gare che disputerà in casa ad Oslo Holmenkollen nell’ultima tappa di Coppa e la slovacca Kuzmina, non un fenomeno di continuità ma capace di grandi exploit se le cose funzionano bene al poligono. Non è la situazione ideale per Lisa Vittozzi a cui, però, l’eccessiva pressione sembra dare fastidio meno che ad altre. E’ il primo test vero per capire se l’Italia ha già una super campionessa o “solo” una grande atleta in crescita costante: in entrambi i casi questa stagione avrà consacrato tra le grandissime del biathlon la sappadina che ha ancora tanta strada davanti a sé da percorrere.

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Foto Federico Angiolini

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