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Foto: Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com
La sfida inaugurale del girone di qualificazione ad Euro 2020 è ormai alle porte per la Nazionale italiana di calcio. Gli uomini del CT Roberto Mancini affronteranno la Finlandia sabato 23 marzo a Udine, in una partita da vincere per cominciare al meglio questo nuovo cammino. Dal raduno azzurro di Coverciano è intervenuto oggi in conferenza stampa Cristiano Biraghi, terzino sinistro della Fiorentina e autore della rete decisiva nella sfida contro la Polonia per la permanenza nella prima fascia della Nations League.
La prima domanda posta al difensore nato a Cernusco sul Naviglio ha riguardato proprio quella marcatura. “E’ stato importante per la squadra – ha risposto Biraghi – C’è anche la gioia personale, ma era importante vincerla. Non faccio molti gol e farne uno così è stato emozionante“. Sulla prossima partita invece l’azzurro ha posto l’importanza sull’approccio alla partita e sull’ottimo lavoro svolto da Mancini con il gruppo: “Per noi non ci sono amichevoli quando indossiamo la maglia dell’Italia. In queste partite si deve fare sul serio, dobbiamo arrivare a Euro 2020. Siamo una squadra giovane con un buon mix di esperienza. C’è chi trascina i giovani provando a indirizzarli. Nelle partite in cui c’ero io tutto questo divario con le altre nazionali non si è visto, anzi. Dobbiamo proseguire il nostro percorso e penso che il CT Mancini sia l’allenatore ideale“.
Sul proprio ruolo all’interno della Nazionale il difensore viola ha ammesso di trovarsi molto bene con il modulo adottato nelle ultime partite: “Penso che Mancini sia stato bravo ad adattare tutte le caratteristiche dei giocatori, costruendo a tre e alzando i terzini. Per me è un modo che va bene, risalta le mie qualità, ma penso sia congeniale a tutta la squadra. Ci sono state vittorie e prestazioni importanti e in casa abbiamo messo sotto il Portogallo. Aggredire è un punto fondamentale del nostro gioco“. Riguardo alla possibile concorrenza per la maglia da titolare, con riferimento in particolare a Spinazzola, autore di una eccellente prestazione nel successo della Juventus sull’Atletico Madrid, Biraghi non si è detto affatto preoccupato: “Più ce n’è meglio è, così il rendimento di tutti si alza. Rappresentiamo una Nazione e abbiamo un obiettivo“.
Impossibile poi non rivolgere un pensiero a Davide Astori, compagno di squadra alla Fiorentina e scomparso proprio alla vigilia di una partita a Udine della squadra toscana: “È normale che per noi della Fiorentina essere a Udine ci riporti ad un solo pensiero. La vita va avanti, noi dobbiamo ricordare Davide riuscendo a portare avanti il suo percorso di vita. Personalmente mi ha fatto crescere tanto e quindi devo portare avanti i suoi valori“. Relativamente alla propria esperienza con la maglia azzurra, il difensore lombardo ha ammesso di essere cresciuto molto nelle ultime stagioni e di voler proseguire il proprio percorso: “Indossare la maglia dell’Italia è un onore, l’hanno indossata grandi campioni nel mio ruolo e devo solo imparare da loro. E’ difficile arrivare ai livelli di Maldini o Cabrini. Devo migliorare nella fase difensiva, posso limare qualche lacuna in tal senso ma è difficile farlo diventare un punto di forza. Voglio essere un giocatore completo, negli ultimi due anni sono migliorato molto. Ci ho sempre creduto, anche nei momenti difficili“.
Biraghi non ha poi voluto trascurare lo spiacevole episodio capitato nell’ultima giornata di campionato a Cagliari, dove la tifoseria della Fiorentina ha intonato cori offensivi nei confronti di un tifoso avversario colpito da un infarto e poi morto sugli spalti. Il difensore viola si è espresso con toni particolarmente duri riguardo all’accaduto: “Nel 2019 questi cori e atteggiamenti del genere non possono più essere accettati, vanno a macchiare uno sport bellissimo che è seguito da tanti bambini. Questi soggetti devono pensare che danno un cattivo esempio ai più piccoli. E se vogliamo un Paese migliore, bisogna che venga dato il giusto esempio. Purtroppo, però, certe volte il diritto di parola crea dei problemi“. Davvero difficile dargli torto.
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roberto.pozzi@oasport.it
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Foto: Marco Iacobucci EPP / Shutterstock.com