Calcio
Calcio femminile, Juventus-Fiorentina da record: Allianz Stadium gremito e primato di ascolti in tv. Dati confortanti ma punto di partenza
“Il calcio non è uno sport per signorine“: questa era una delle frasi caratteristiche di Guido Ara, fuoriclasse della mediana dei Leoni Bianchi della Pro Vercelli all’inizio del secolo scorso, volendo identificare nello spirito indomito e nella determinazione la propria forza. Letta in un contesto come quello attuale alimenterebbe polemiche. Tuttavia, nonostante siano passati 100 anni, l’assunto che il calcio possa essere un feudo solo degli uomini è cosa ben radicata nel tessuto sociale italiano: “Le calciatrici sono sgraziate, lente, goffe nei movimenti e non contrastano“. Le considerazioni sono un po’ queste.
Ieri è stato un giorno importante. L’Allianz Stadium di Torino gremito in ogni ordine di posto ha accolto il match di cartello del 19° turno di Serie A femminile tra Juventus e Fiorentina ed è stato uno spettacolo più unico che raro. 40.000 persone circa a godere della partita, abbattendo ogni record di spettatori per un match riservato alle giocatrici. Qualcuno dirà: “L’ingresso era gratuito e il seguito alterato”. Senza dubbio il fattore ha inciso, come anche uno stadio di quel genere a disposizione e la pausa del campionato maschile per gli impegni delle selezioni nazionali.
Resta però il fatto che questo primato è frutto di una crescita confermata anche da altri fattori. Come riportato da tutti gli organi di stampa, gli ascolti in tv sono stati eccezionali: la partita sui canali Sky ha avuto infatti 342.628 spettatori medi, con il 2,68% di share e 1.033.546 spettatori unici, facendo meglio del precedente primato di Juventus-Milan del 17 febbraio, con 135mila spettatori medi e 575mila spettatori unici.
Fatti e non parole al vento che confermano questo trend, conseguenza di altri aspetti: l’affiliazione tra club maschili e femminili, una gestione dei campionati di Serie A e di Serie B della FIGC, secondo gli addetti lavori, e il grande lavoro della Nazionale di Milena Bertolini, qualificata ai Mondiali dopo 20 anni. E’ chiaro che ciò deve rappresentare un punto di partenza e non di arrivo. Il numero di tesserate è ancora limitato (23.903) e nello stesso tempo bisogna far fronte anche ad alcuni pregiudizi insiti nel nostro modo di concepire il gioco.
Del resto in Spagna, domenica scorsa, 60.739 spettatori hanno assistito alla sfida tra Atletico Madrid e Barcellona al Wanda Metropolitano, con costo del biglietto annesso, senza dimenticare che l’incontro amichevole tra Francia e Germania, trasmesso sul canale W9, è stata seguito da 935.000 persone con punte di 1.2 milioni alla fine del primo tempo. Un fenomeno in espansione che solo adesso il Bel Paese riesce ad intravedere, quando altre realtà ci sono arrivate ben prima. Dare continuità sarà un dovere, evitando i soliti confronti tra realtà maschile e femminile, prima di poter parlare di professionismo o di qualunque altra tipologia di tutela che non può prescindere da sponsorizzazioni e da entrate ingenti che, al momento, ancora non ci sono.
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Foto: LaPresse