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Ciclismo, Fabio Aru: “Nessuno può sapere quanto ho sofferto. Ora spero che l’incubo finisca”

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Fabio Aru costretto ad operarsi. Questa è stata senza se e senza ma una delle notizie più importanti nel mondo del ciclismo. Il Cavaliere dei Quattro Mori si sottoporrà a un intervento chirurgico dopo che alcuni esami medici hanno evidenziato l’ostruzione dell’arteria iliaca della gamba sinistra: il flusso sanguigno non arriva in maniera corretta, soprattutto quando l’atleta produce il massimo sforzo fisico. Questa criticità potrebbe essere la ragione delle difficoltà riscontrate dall’atleta nel 2018 e durante l’avvio di questa stagione, incominciata tra le altre cose con il ritiro forzato alla Parigi-Nizza.

Ci sono state dei giorni in cui ero morto. Devastato. Terribile non capirne il motivo. Ora mi dispiace fermarmi, ma provo un senso di sollievo, perché so che dopo l’operazione potrò tornare ad essere quello che sono davvero“, ha raccontato il corridore sardo, intervistato da La Gazzetta dello Sport. Aru dovrà rimanere a riposo assoluto per circa un mese e i tempi di recupero sono stimati in tre-quattro mesi. La stagione sembra essere ormai compromessa: sicuramente salterà il Giro d’Italia che era il suo grande obiettivo e anche il Tour de France, la programmazione è ovviamente tutta da riscrivere.

Tuttavia per il ciclista nostrano la priorità è quella di ritrovarsi dal punto di vista fisico e mentale: “Ho i brividi a raccontarlo. Quando mi è stata data la diagnosi, mi è venuto da piangere. Solo pochissime persone, una di queste è la mia fidanzata Valentina che vive con me, sanno quanto ho sofferto. Nonostante una dedizione incredibile, il non poter minimamente raggiungere il mio livello era frustrante, sì. Non ero Fabio Aru. Impossibile essere sereno. Un decimo posto diventava quasi una vittoria…ma io non corro per questo fine“.

Il nostro portacolori rivela che il problema è stato evidenziato da una Tac con liquido di contrasto, una angio-tac, a Prato nella quale è stato possibile capire l’origine delle problematiche. Il sardo comunque, nonostante i timori comprensibili, non vuol mollare: “Mi devono operare, dovrò stare fermo e poi recuperare bene. Un po’ di paura c’è, ma aver trovato il problema mi conforta“, ha sottolineato il corridore della UAE-Emirates.

 

 

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Foto: Valerio Origo

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