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Foto: Valerio Origo
Non c’è pace per Fabio Aru. Dopo un 2018 da incubo e un avvio di stagione segnato dal proseguire delle difficoltà, il corridore italiano avrebbe dovuto tornare in sella domani per l’inizio della Vuelta a Catalunya 2019 con l’obiettivo di ritrovare la condizione migliore in vista del Giro d’Italia. Nulla di tutto ciò però potrà verificarsi dal momento che il 28enne sardo dovrà sottoporsi ad un intervento chirurgico nei prossimi giorni e sarà quindi costretto a sospendere l’attività agonistica per 3/4 mesi. La notizia è arrivata attraverso un comunicato stampa pubblicato sul sito ufficiale della UAE Team Emirates nel quale viene spiegato come recenti esami approfonditi abbiano rilevato una costrizione dell’arteria iliaca della gamba sinistra che impedisce il regolare afflusso sanguigno durante lo sforzo e che condiziona in negativo la prestazione dello scalatore italiano. La speranza è che l’intervento possa mettere fine una volta per tutte ai problemi fisici del corridore e restituire a tifosi e appassionati il vero Fabio Aru.
Nel comunicato si leggono sia le parole del Dottor Jeroen Swart, responsabile sanitario della formazione saudita, sia quelle dello stesso corridore. “Dopo l’inizio di stagione, Aru ha incontrato nuovamente difficoltà nel raggiungere il livello di prestazioni che lui e il team auspicavano. Recentemente, Fabio ha sviluppato sintomi più specifici relativi alla gamba sinistra: avvertiva sensazioni di debolezza dell’arto dopo allenamenti intensi e nello sforzo della gara. In considerazione di tali sintomi, ulteriori accertamenti medici hanno dimostrato una costrizione dell’arteria iliaca della gamba sinistra. Questa condizione relativamente rara si riscontra in ciclisti professionisti in relazione alla posizione adottata in bici e può svilupparsi progressivamente lungo l’arco di alcuni anni. Nei prossimi giorni, con data da definirsi in base alla disponibilità della struttura ospedaliera, Aru verrà sottoposto presso il Nuovo Ospedale di Prato a un intervento chirurgico di angioplastica, in seguito al quale dovrà osservare un periodo di riposo assoluto di un mese. I tempi di ritorno alle corse sono stimati in tre o quattro mesi” ha spiegato il medico.
Soddisfazione per aver finalmente trovato la spiegazione dello scarso rendimento delle ultime stagioni, ma anche delusione e rammarico per l’impossibilità di partecipare al Giro d’Italia: queste le sensazioni espresse invece da Fabio Aru. “Da un certo punto di vista, non posso che essere sollevato per aver evidenziato il problema; dall’altro, sono arrabbiato per la malasorte che si è accanita su di me per l’ennesima volta e che mi costringerà a saltare ancora il Giro d’italia. Mi opererò quanto prima per cercare di porre fine definitivamente a questo periodo nero. Ringrazio la squadra per la vicinanza dimostrata in questo anno e mezzo e per aver lavorato insieme a me per cercare la soluzione ai problemi che mi affliggevano. Speriamo davvero che questo sia il capitolo finale”.
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roberto.pozzi@oasport.it