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Ciclismo
Ciclismo su pista, Mondiali 2019: Filippo Ganna lancia la sfida a Ahston Lambie e John Archibald nell’inseguimento individuale
Cinque atleti per tre medaglie, questo lo scenario che si presenta all’alba della giornata dedicata all’inseguimento individuale maschile (4 km), una delle prove più attese del Mondiale 2019 di ciclismo su pista, in corso di svolgimento a Pruszkow, in Polonia. L’Italia sarà diretta interessata nella competizione data la presenza di Filippo Ganna, campione iridato in carica e indubbiamente una delle maggiori opportunità di medaglia per la spedizione azzurra. La qualificazione si svolgerà nella sessione del primo pomeriggio, mentre le finali sono in programma questa sera.
La formula della competizione e il livello stellare dei partecipanti obbligheranno gli atleti a spingere sin dalla prima prova. Al termine della qualificazione infatti soltanto quattro atleti accederanno alla seconda fase: i primi due si giocheranno la finale per la medaglia d’oro, mentre il terzo ed il quarto disputeranno la finale per il bronzo. Non semplice indicare un vero e proprio favorito, considerando anche il fatto che l’inseguimento individuale non rientra nel programma delle tappe di Coppa del Mondo e durante l’anno gli atleti non hanno molte occasioni per affrontarsi.
Ciò premesso sembrano essere cinque gli atleti da prendere in considerazione nella lotta per il titolo iridato. L’azzurro Filippo Ganna, campione mondiale nel 2016 e nel 2018, ha disertato quasi completamente la stagione su pista per svolgere la preparazione con il Team Sky, formazione per la quale gareggia a partire da quest’anno. La condizione sembra comunque essere ottimale, vista la vittoria ottenuta nella cronometro inaugurale del Tour de la Provence a metà febbraio. Nella passata edizione il 22enne nato a Verbania aveva fermato il cronometro sul tempo di 4:13.607, precedendo il portoghese Ivo Oliveira, uno degli altri candidati alle medaglie. Il corridore lusitano aveva però fatto segnare un tempo migliore in qualificazione (4:12.365), non riuscendo a ripetersi nell’atto conclusivo per fortuna dell’azzurro.
Sicuro pretendente al podio sarà anche il tedesco Domenic Weinstein, campione europeo a Glasgow nel 2018 con il tempo di 4.13.363. Stando però a quanto visto nell’ultimo anno due corridori si prestano all’appuntamento con i favori del pronostico: lo statunitense Ahston Lambie e il britannico John Archibald. Il primo ha stabilito il nuovo record del mondo nella specialità nell’agosto del 2018, fermando il cronometro a 4:07.251 in occasione dei Campionati Panamericani svoltisi agli oltre 3000m di altitudine di Aguascalientes, in Messico. Il secondo è invece il detentore del miglior crono mondiale a livello del mare (4:09.584), stabilito a fine gennaio ai campionati britannici. Servirà davvero un’impresa da parte dell’azzurro per avere la meglio su due autentici fuoriclasse di questo calibro e centrare il terzo titolo iridato della carriera.
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roberto.pozzi@oasport.it