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Doping in Austria e Germania, 21 atleti coinvolti: pagavano fino a 12000 euro per effettuare le trasfusioni

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A Monaco di Baviera è stata indetta una conferenza stampa durante la quale è stato confermato lo smantellamento di una rete criminale che aveva come scopo quello di permettere a diversi sportivi di effettuare pratiche di doping ematico. Come è stato confermato dall’ufficio del procuratore, l’inchiesta è partita dopo aver ascoltato le dichiarazioni rilasciate dall’ex fondista Johannes Duerr alla tv tedesca ARD e poi sono state svolte delle intercettazioni telefoniche che riguardavano il dottor Mark Schmidt.

Il caso è definitivamente scoppiato durante i recenti Mondiali di sci nordico che si sono svolti a Seefeld (Austria) durante i quali sono stati effettuati degli arresti, secondo le indagini sarebbero coinvolti ben 21 atleti di otto nazionalità diverse e protagonisti in cinque discipline (tre invernali). Non sono naturalmente stati forniti i nomi delle persone coinvolte e non sono stati comunicati ulteriori dettagli visto che le indagini sono ancora in corso di svolgimento. Tra loro ci sono sicuramente i ciclisti Stefan Denifl e Georg Preidler che hanno confermato il loro convolgimento. Emergono dettagli invece alle pratiche come ha riportato tuttobiciweb: gli atleti pagavano a Schmidt cifre tra 4000 e 12000 euro, le trasfusioni avvenivano in diversi Paesi tra cui Germania, Austria, Svizzera, Finlandia, Corea del Sud e Hawaii.

 

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Foto: Shutterstock

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