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Formula 1
F1, GP Australia 2019: giusto fermare Charles Leclerc? Un atto di fiducia nei confronti di Vettel ma con la vittoria in gioco…
L’esordio del Mondiale 2019 di Formula Uno ci ha lasciato diversi spunti. Sul tracciato dell’Albert Park di Melbourne (Australia) la Mercedes ha dominato la scena grazie ad uno strepitoso Valtteri Bottas, vincitore senza se e senza ma della corsa domenicale davanti ad un Lewis Hamilton condizionato da un problema al fondo della propria vettura, in conseguenza di un contatto con un cordolo (probabilmente) nelle prime battute.
Ferrari non pervenuta. La Rossa ha completamente mancato il bersaglio, non centrando il podio e rimediando un distacco pesantissimo: il tedesco Sebastian Vettel e il monegasco Charles Leclerc sono giunti quarto e quinto a quasi un minuto dal leader. Distacchi da competizione ciclistica per il Cavallino Rampante che mai ha trovato “il colpo di pedale” giusto, prendendo in prestito un termine caro agli appassionati di ciclismo. Set-up non ideale e problematiche (forse) alla power unit hanno inciso su questa debacle ma, di sicuro, l’altro episodio significativo del primo round iridato è stato l’ordine di scuderia imposto a Leclerc.
Il pilota del Principato, con le mescole più dure, si era dimostrato decisamente più veloce rispetto ad un Vettel che con le medie stava letteralmente affondando. Su un passo di 1″/2″ più veloce, Charles si è riportato in scia al compagno di team ma poi, a domanda precisa su cosa dovesse fare, gli è stato detto di non tentare il sorpasso e di allontanarsi dal quattro volte iridato. Decisione giusta? Ci può stare. La Ferrari ha deciso di non correre i rischi, consigliando al suo nuovo alfiere di desistere dal confronto visto che non vi erano importanti posizioni in gioco.
Leclerc preso atto di ciò ha compreso ed attuato quanto detto. Il quesito però che ci si pone è il seguente: in caso di vittoria, la scuderia come si comporterebbe? Nella fase pre-stagionale si era detto di lasciar piena libertà ai piloti mettendo però sempre in primo piano le esigenze della squadra. Un’idea che lascia ampio spazio alle interpretazioni in corsa. Di sicuro, la scelta fatta a Melbourne, oltre che dare priorità alla “ragion di Stato”, ha rappresentato un attestato di fiducia nei confronti di Sebastian. Il suo ruolo di leader è riconosciuto dalla Ferrari senza incertezze. Ovviamente, se Leclerc dovesse dimostrarsi nettamente più veloce e ci fosse in ballo il successo in una situazione di classifica generale ancora aperta, la decisione da prendere non sarà affatto scontata.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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