Formula 1

F1, GP Australia 2019: risultato qualifiche. Lewis Hamilton e la Mercedes dominano, Ferrari lontanissima

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Lewis Hamilton lascia tutti a bocca aperta e centra la pole position del Gran Premio di Australia, prima prova del Mondiale 2019 di Formula Uno. Il campione del mondo in carica ci ha abituato a queste imprese (dopotutto si parla della 84esima partenza al palo della sua carriera e la ottava a Melbourne, sempre davanti a tutti dal 2014 ad oggi) ma la sensazione di strapotere messa in mostra oggi dalla Mercedes è qualcosa che nessuno poteva immaginare.

Il pilota nato a Stevenage, infatti, chiude con un incredibile 1:20.486 con 112 millesimi sul suo compagno Valtteri Bottas che, fino agli ultimi istanti, era convinto di avere acciuffato la prima pole dell’anno. Dietro di loro, il vuoto, nel vero senso della parola. Sebastian Vettel (Ferrari) è terzo a sette decimi dalla vetta, mentre in quarta posizione si è classificato, proprio in extremis, Max Verstappen (Red Bull) a 834. Quinto, invece, Charles Leclerc (Ferrari) a quasi un secondo, mentre è sesto il francese Romain Grosjean (Haas) a 1.340.

Settima posizione per il suo compagno Kevin Magnussen. Il danese ha concluso a 1.613, quindi ottava posizione per il sorprendente inglese Lando Norris (McLaren) a 1.818, nona per Kimi Raikkonen (Alfa Romeo) a 1.828, decima per il messicano Sergio Perez (Racing Point) a 2.295. Si ferma nella Q2, invece, Antonio Giovinazzi (Alfa Romeo). 

Le qualifiche odierne hanno messo in mostra un aspetto importante: il livello medio si è alzato ed i distacchi si sono ridotti in maniera notevole. Nella Q1, per esempio, i primi 17 erano racchiusi in un secondo, numeri che, fino ad un anno fa, sembravano impensabili.

LE QUALIFICHE

Q1 – I primi 18 minuti di qualifiche della stagione vedono Charles Leclerc piazzare il miglior tempo in 1:22.017, andando a mettere al sicuro la sua qualificazione proprio sotto la bandiera a scacchi. Il monegasco precede Lewis Hamilton di 26 millesimi, mentre Valtteri Bottas è terzo a 350. Quarta posizione per Antonio Giovinazzi a 414, quinta per Daniil Kvyat a 494, mentre sesto è Kevin Magnussen a 502. Per trovare Sebastian Vettel bisogna scendere in 11esima posizione, con 868 millesimi di distacco, ma il tedesco ha montato la gomma media, unico del lotto. Non passano il taglio, invece, il canadese Lance Stroll (Racing Point) a un secondo esatto dalla vetta, ed a 51 millesimi dalla qualificazione, quindi un deludente Pierre Gasly (Red Bull) a 1.003, Carlos Sainz (McLaren) e le due Williams dell’inglese George Russell e di Robert Kubica. 

Q2 – Si arriva nel secondo capitolo della sessione e si inizia a fare sul serio. Lewis Hamilton, dopo un primo tentativo rovinato da un bloccaggio alla penultima curva, sale in cattedra e scrive 1:21.014, con 179 millesimi su Valtteri Bottas. Terza posizione per Max Verstappen a 698, quindi quarto Charles Leclerc a 725, con Romain Grosjean sesto a 856 e Sebastian Vettel a 898, autore di un solo giro. Non riescono a passare alla Q3 le due Renault del tedesco Nico Hulkenberg (per 30 millesimi) e di Daniel Ricciardo (per 38). Quindi out anche le due Toro Rosso del thailandese Alexander Albon e del russo Daniil Kvyat, più la Alfa Romeo del nostro Antonio Giovinazzi che, stranamente non riesce a migliorare il suo tempo della Q1.

Q3 – Il primo tentativo della manche decisiva è impressionante. Valtteri Bottas chiude un giro in 1:20.598 sbriciolando il record della pista, lasciando Lewis Hamilton (autore di un errore in curva 1) a 457 millesimi. Terzo Sebastian Vettel a ben 652 millesimi, mentre Charles Leclerc è quarto ad oltre otto decimi. Si arriva agli ultimi minuti e Lewis Hamilton centra il giro perfetto, chiudendo in 1:20.486 con 112 millesimi sul compagno di team. Le Ferrari non migliorano e allora ne approfitta Max Verstappen per mettere in quarta posizione a 834 millesimi.

 

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alessandro.passanti@oasport.it

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Foto: LAPRESSE

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