Formula 1

F1, Mattia Binotto: “La Mercedes sarà la squadra da battere, ma noi siamo pronti ad aprire una nuova era”

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La Ferrari è pronta per dare il via al proprio Mondiale 2019 di Formula Uno, e lo fa con rinnovata fiducia nei propri mezzi, dopo quanto visto nel corso dei test pre-stagionali di Barcellona. La scuderia di Maranello farà di tutto per riportare il titolo a casa, dato che manca dal lontano 2007 ai tempi di Kimi Raikkonen, ma se la dovrà vedere con i temibili rivali della Mercedes. Al timone del team, dopo l’addio di Maurizio Arrivabene, ci sarà Mattia Binotto, che ha spiegato in una intervista al Corriere della Sera le sue ambizioni per questa stagione che scatterà nel corso del fine settimana con il Gran Premio d’Australia di Melbourne. “Partiamo con l’idea di vincere non solo per una stagione, ma per aprire una nuova era” è netto il nuovo team principal. “Abbiamo una squadra che stagione dopo stagione ha dimostrato di crescere. Perché ogni anno impara, anche dagli errori. E questo processo ci sta portando ad avere una monoposto sempre migliore”.

I rivali, tuttavia, non mancheranno. “Credo che la squadra da battere sia ancora la Mercedes. Siamo un gruppo giovane, conosciamo i nostri obiettivi ma dovremo dimostrare di essere uniti nelle difficoltà. Non so se è proprio una preoccupazione, ma la tenuta va verificata. A Brackley hanno a disposizione un gruppo consolidato, sanno come costruire una macchina veloce, hanno disponibilità economiche e competenze. E se dovessero incontrare difficoltà iniziali le supereranno come hanno sempre fatto”. Ma, secondo Binotto, non andrà sottovalutata nemmeno la Red Bull. “Sarà sicuramente una rivale forte. La Honda è cresciuta e si è rivelata affidabile anche con la Toro Rosso”.

La SF90, secondo il nuovo team principal, si può valutare in diversi modi. “Ha una stabilità aerodinamica importante, è prevedibile e costante a medie e alte velocità, con il vento laterale, in curva e nei rettilinei. È un elemento che abbiamo ricercato perché era una delle difficoltà della vettura della scorsa stagione. Lo abbiamo individuato con i riscontri fra galleria del vento e pista. Ci siamo spinti nelle simulazioni per far emergere problemi e ottenere una migliore correlazione dei dati”.

I due piloti, quindi, avranno in mano una vettura pronta a vincere. Per noi sia Sebastian Vettel che Charles Leclerc partiranno alla pari. Sarà diverso solamente l’approccio: Charles per noi è un investimento. Passa molto tempo con gli ingegneri per progredire al meglio. È anche una questione di linguaggio, deve acquisire il vocabolario necessario per comunicare perché puoi anche essere sensibile, ma poi devi saper spiegare la macchina. Impara in fretta, è un tipo smart».

L’approdo di Binotto al timone della scuderia è andato a scapito di Arrivabene, con il quale i rapporti erano positivi, nonostante si fosse letto, e scritto, in maniera differente “Lavorando qui da 25 anni ho avuto la fortuna di vivere anche momenti gloriosi con Todt, Brawn e Schumacher. E poi con Stefano Domenicali. Io ho sempre imparato da tutti, anche da Maurizio e di questo lo ringrazio. Il rapporto personale è sempre stato buono. Mai un litigio. Le difficoltà riguardavano la visione, la gestione del gruppo o di un week end di gara. Avevamo punti di vista differenti”.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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