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F1, Mondiale 2019: analisi tecnica e confronto tra Ferrari e Mercedes. Differenze, analogie e concept

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Il Mondiale 2019 di Formula Uno ruoterà, con molta probabilità, sul duello ravvicinato tra Mercedes e Ferrari. La scuderia di Brackley è reduce da cinque annate nelle quali ha dominato, proponendo vetture sempre performanti e, soprattutto, in grado di migliorare con costanza lungo tutto il corso dell’anno. Nelle due ultime annate la Ferrari si è avvicinata molto, ma per svariati motivi non è stata in grado di piazzare l’affondo decisivo, specialmente dopo i rientri dalle pause estive, coincisi con l’impossibilità di produrre l’ultimo salto di qualità della vettura. In questa nuova annata le due rivali sembrano partire con una distanza davvero ridotta, nonostante due monoposto diverse in maniera sostanziale l’una dall’altra.

La prima grande differenza si può notare nell’ala anteriore. La Ferrari con la sua SF90 ha voluto osare, con un profilo dei 4 elementi (5 con il main plane) che scende verso l’esterno in modo deciso. Questa idea vuole convogliare i flussi d’aria anteriori all’esterno delle gomme, per evitare il rischio di drag a livello degli pneumatici. La W10, invece, presenta un’ala meno sofisticata e più lineare, che sicuramente verrà rivista nelle prossime settimane.

Passando agli specchietti, la scuderia di Maranello torna alla configurazione del 2017, mentre la Mercedes rimane sulla scia di quanto visto nella scorsa annata.

Passando alle pance, la SF90 presenta ancora una volta aperture ridotte e sulla parte alta della sezione, mentre la W10 prevede una apertura più ampia, in una struttura comunque decisamente ridotta e slanciata.

A livello di cofano motore la scuderia anglo-tedesca ha optato per una soluzione più ampia rispetto alla Ferrari, per sfruttare un convogliamento dell’aria al posteriore più importante. La SF90, invece, non presenta una pinna particolarmente esposta, rimanendo sulla scia della versione 2018.

Sul retrotreno le due monoposto sembrano praticamente gemelle (il passo parla di 3739 millimetri per la Rossa, 3725 per la W10). Entrambe, infatti, hanno una sezione conclusiva snella e rastremata fino all’estremo. Questa concezione garantirà maneggevolezza al posteriore e stabilità, con una distribuzione dei flussi posteriori verso l’alettone che, con i nuovi regolamenti, non potrà essere modificato in maniera clamorosa, ma presenta sia su SF90 sia su W10 numerosi intagli.

 

 

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alessandro.passanti@oasport.it

Twitter: @AlePasso

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