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Ginnastica artistica, Coppa del Mondo Doha 2019: Mori e Ferrari in finale al corpo libero. L’analisi tecnica

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Ieri pomeriggio si sono tenute le gare di qualificazioni alla trave e al corpo libero della Coppa del Mondo di Doha. Diversamente dal giro olimpico che prevede che la trave sia posta prima del corpo libero, Lara Mori e Vanessa Ferrari ieri hanno gareggiato prima sul quadrato. Questa scelta, dettata dal regolamento di questa competizione, ha influito su un paio di decisioni tecniche e non.
Nel caso di Vanessa, l’aver affrontato per primo l’attrezzo di punta e il non averlo eseguito alla perfezione, ha influito sulla concentrazione a tal punto che è stato deciso, in corso d’opera, di non farle fare la trave. Ecco perché fra le ginnaste che hanno gareggiato in questa specialità non compare il suo nome.

Discorso diverso per Lara che non si è tirata indietro, pur essendo l’ultima a salire sull’attrezzo, ma purtroppo ha pagato la stanchezza dell’ultima rotazione e ha chiuso l’esercizio con due cadute (10.933).

Per quanto riguarda il corpo libero invece, le nostre azzurre si sono sapute difendere anche in questa occasione, ma la tensione e l’aver gareggiato a pochissimi giorni dalla finale di Baku hanno senz’altro influito sulla prestazione che non è stata al massimo delle loro capacità.

Lara ha sporcato un paio di arrivi e, come conferma la sua allenatrice Stefania Bucci, non ha concluso il triplo avvitamento, di conseguenza la nota D si è fermata a 5.3. Nonostante queste imprecisioni è comunque riuscita ad ottenere il quarto punteggio (13.166), a pochi millesimi dal secondo (13.200) e garantirsi un’altra finale fra le migliori otto.

Vanessa invece, ha pagato un’uscita dalla prima diagonale e un arrivo abbondante dallo tsukahara, errori che hanno influito sul punteggio finale a tal punto dal farla stare con il fiato sospeso fino all’ultima ginnasta in gara. Il suo 13.033 infatti, è stato il settimo punteggio ad attrezzo.

Nonostante gli errori di ieri, probabilmente dati più da una debolezza fisica che dalla mancanza di concentrazione, le aspettative restano alte, entrambe hanno buone possibilità di giocarsi nuovamente il podio. L’unica ginnasta che, almeno sulla carta, è un passo avanti a tutte, è l’americana Jade Carey che, grazie ad una straordinaria acrobatica, ha un esercizio da 5.9/6.0 di difficoltà, quasi mezzo punto in più rispetto alle altre.

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