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Artistica
Ginnastica artistica, Ferrari, Rizzelli e Mori in partenza per la Coppa del Mondo: le avversarie ed i possibili scenari
Da giovedì 14 a domenica 17 marzo si terrà a Baku la terza prova di Coppa di Mondo di ginnastica artistica per specialità: è un appuntamento al quale l’Italia femminile parteciperà con Martina Rizzelli alle parallele e con Vanessa Ferrari e Lara Mori alla trave e al corpo libero.
Diversamente dalla tappa di Melbourne, la competizione in Azerbaijan sarà ancora più serrata: il numero delle partecipanti è nettamente superiore, così come il livello della ginnastica che andrà in scena. Campionesse olimpiche, mondiali ed europee hanno scelto proprio questa gara per rimettersi in gioco e provare così a guadagnare punti utili per la qualificazione olimpica.
Ad arricchire il parterre delle specialiste alle parallele ci saranno le tedesche Sophie Scheder e Kim Bui, la prima bronzo olimpico a Rio de Janeiro 2016, la seconda più volte finalista mondiale e medaglia europea nel 2011. I loro esercizi agli staggi hanno delle difficoltà tali da poter essere paragonati solo a quelli delle cinesi Liu Tingting e Lyu, già protagoniste nelle tappe precedenti, e a quelli delle russe Iliankova e Shchekoldina.
Fra loro, particolari attenzioni saranno riservate ad Anastasia Iliankova, già vincitrice, proprio alle parallele, del Trofeo Città di Jesolo e della Coppa del Mondo di Osijek dell’anno scorso, ma purtroppo poi costretta a saltare i Mondiali di Doha per un infortunio. Non si sanno quindi le sue attuali condizioni fisiche, ma sicuramente il suo esercizio è da medaglia. Meritano poi di essere menzionate anche le ucraine Diana Varinska e Anastasia Bachynska, la prima già famosa per le bellissime linee e per essere una specialista di tutto rilievo, mentre la seconda è una neo-senior classe 2003, recentemente protagonista alle Olimpiadi Giovanili di Buenos Aires e dalla quale ci si aspettano grandi cose.
Fra le paralleliste che più possono impensierire Martina Rizzelli, ci sono anche l’australiana vincitrice del bronzo a Melbourne, Georgia Rose Brown, e la francese Marine Boyer. Quest’ultima, per quanto sia precisa alle parallele, sarà sicuramente una delle favorite alla trave. La Boyer infatti, ha già vinto due medaglie europee proprio sui dieci centimetri e ha tutte le carte in regola per ben figurare anche a Baku.
Determinate a salire sul podio della trave anche l’australiana Emma Nedov e la giapponese Mana Oguchi, rispettivamente seconda e terza nell’ultima tappa di Coppa del Mondo. Attenzione però alle cinesi Chen Yile e Li Qi, entrambe capaci di sfiorare la perfezione.
Gli appassionati più attenti forse ricorderanno un video, diventato virale in tutto il mondo proprio qualche anno fa, che mostrava una bimba cinese eseguire senza il minimo indugio un esercizio alla trave di estrema difficoltà. Ecco, forse non tutti sanno che quella ginnasta era proprio Li Qi. Capaci di giocarsi un posto in finale anche le tedesche e le ucraine, che così come alle parallele, punteranno tutto sulle difficoltà e sulla precisione tecnica. Anche la russa Shchekoldina e la rumena Golgota, saranno impegnate alla trave, tuttavia l’attrezzo in cui sanno esprimersi meglio e sul quale punteranno maggiormente è sicuramente il corpo libero.
Sul quadrato infatti, si attendono diversi colpi di scena. Il primo è sicuramente il rientro dell’americana Jade Carey, vice campionessa del mondo al corpo libero nel 2017. La Carey è capace di presentare diagonali di assoluto rilievo tecnico, ma per avere la meglio dovrà stare attenta alla parte artistica, suo punto debole. Bilanciare le due esigenze è una qualità che riesce molto bene invece, alla vice campionessa europea in carica, la rumena Denisa Golgota, la quale tenterà il tutto per tutto per assicurarsi un posto da specialista alle Olimpiadi di Tokyo, dal momento che la situazione di squadra sembra non essere ancora delle migliori.
Tuttavia, a Baku, bisognerà fare i conti anche con le intenzioni della russa Shchekoldina, che ha un esercizio con tsukahara avvitato, tsukahara, due e mezzo salto e triplo avvitamento, e con quelle delle francesi Boyer e Devillard, sulla carta meno forti, ma certamente capaci di inserirsi fra le migliori otto. Per quanto riguarda le ucraine invece, al corpo libero le attenzioni saranno tutte per Anastasia Bachynska, bronzo agli YOG.
In conclusione quindi, possiamo ammettere che, a Baku, sarà più difficile qualificarsi per le finali a otto, tuttavia l’Italia di Rizzelli, Mori e Ferrari, ha le possibilità per riuscirci, ma sarà particolarmente importante non commettere errori. Al volteggio infine, non ci saranno azzurre, ma sarà interessante vedere il confronto fra il rientro del bronzo olimpico 2012, Maria Paseka, quello della vice campionessa del mondo 2017, Jade Carey, e quello della campionessa europea, Coline Devillard. Podio annunciato? Non è detto, attenzione ai salti di Denisa Golgota e Oksana Chusovitina.
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Foto: Federginnastica