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Golf, PGA Tour 2019: al Corales Golf Club vanno in scena nomi storici assenti dal WGC Match Play. Brice Garnett difende il titolo

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Il concetto di alternate event, nel PGA Tour, si ripresenta per la seconda volta quest’anno con il Corales Puntacana Resort & Club Championship: tale torneo, infatti, si pone come diretta alternativa al WGC-Dell Technologies Match Play, l’evento principale della settimana, e per questo motivo è depurato di una notevole parte dei migliori giocatori del pianeta. Il campione uscente, che torna in scena, è Brice Garnett, ma sono presenti anche i due trionfatori degli anni in cui questo torneo faceva parte del calendario del Web.com Tour: Dominic Bozzelli (2016) e Nate Lashley (2017).

C’è un buon numero di personaggi che hanno rappresentato la storia del golf, in misura maggiore o minore, nella generazione precedente l’attuale: l’argentino Angel Cabrera, vincitore di due Major (US Open 2007 e Masters 2009), l’americano David Duval, trionfatore all’Open Championship nel 2001, il suo connazionale Davis Love III, che nel 1997 fece suo il PGA Championship. Partecipano ulteriori personaggi che hanno saputo vincere un Major nel field: l’inglese Graeme McDowell, vincitore degli US Open 2010 e i sudafricani Trevor Immelman e Charl Schwartzel, trionfatori al Masters rispettivamente nel 2008 e 2011.

Il campo partenti, in quest’occasione, è di un livello comunque accettabile, uomini Major a parte. Si registra una buona presenza europea, con il belga Thomas Detry, l’austriaco Sepp Straka, il tedesco Alex Cejka, l’irlandese Paul Dunne. Assieme a loro, un nutrito gruppo di uomini d’America, che comprende Cameron Davis, Hunter Mahan, Trey Mullinax e il veterano Troy Matteson. Non vanno dimenticati anche più che buoni giocatori provenienti dal resto del mondo, come il venezuelano Jhonattan Vegas, il sudcoreano Sungjae Im, l’australiano Aaron Baddeley, per terminare con l’ormai ex sudafricano Rory Sabbatini, passato da qualche mese sotto bandiera slovacca.

Il percorso del Corales Golf Club, in Repubblica Dominicana, è un par 72 che, bellezza dell’ambiente circostante a parte, offre molte occasioni di birdie soprattutto su due par 5 nelle prime nove buche. Molto belle da vedere sono le ultime tre, note come “El Cobo del Diablo“, il Gomito del Diavolo, con vista diretta sull’Oceano Atlantico.

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: masuti / Shutterstock

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