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Golf, PGA Tour 2019: FRANCESCO MOLINARI IN PARADISO! Vinto l’Arnold Palmer Invitational! Clamorosa rimonta nell’ultimo giro!

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Se ventiquattr’ore fa avessero detto a Francesco Molinari, diciassettesimo alla fine del terzo giro, “tu domani uscirai di qui da vincitore”, probabilmente avrebbe ricevuto in risposta, come minimo, una risata sarcastica. E invece è proprio quello che accade: l’azzurro vince l’Arnold Palmer Invitational con un’incredibile rimonta e un giro in -8 con tutti birdie, nessun bogey e una serie di colpi di grandissimo spessore con i quali riprende ad uno ad uno tutti gli avversari, rimasti in zona par oppure semplicemente crollati nell’ultimo giorno. Lo score finale di “Chicco” è dunque -12.

Per Molinari si tratta del secondo trionfo in un torneo del PGA Tour dopo aver vinto il Quicken Loans National lo scorso anno, escludendo ovviamente dal discorso l’Open Championship in quanto Major che viene ricompreso sia nel PGA che nell’European Tour. Con questo successo l’azzurro guadagna ben 131 posizioni nella classifica della FedEx Cup piazzandosi al ventesimo posto, mentre il ranking mondiale lo vede, con ogni probabilità, tornare al numero 6, dopo esser sceso per qualche tempo al numero 10. Il torinese conquista così, finalmente, un torneo che gli aveva spesso dato soddisfazioni in termini di piazzamenti tra i primi negli scorsi anni, ma che per il gradino più alto pareva, se non stregato, perlomeno difficile da avvicinare.

Finisce secondo l’inglese Matthew Fitzpatrick, che con un giro in -1 conclude a -10 un torneo che stava comandando fino alla ricomparsa di uno scatenato Molinari, in grado di compiere la sua rimonta girando un paio d’ore prima di lui. Si prendono il terzo posto, tutti insieme, a -9, il sudcoreano Sungjae Im, l’altro inglese Tommy Fleetwood e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, che da qualche tempo non conseguiva risultati di grande rilievo. Fuori dal podio Rory McIlroy: il nordirlandese, ieri secondo a -8 e che ha mantenuto tale score, facendosi raggiungere dall’inglese Matt Wallace (in lotta per la vittoria fin quasi alla fine, ma gli son stati fatali tre bogey), dal sudcoreano Sung Kang e dall’americano Keith Mitchell, a sua volta autore di un gran giro in -6. Caduti decisamente più indietro altri due che ieri parevano pretendenti alla vittoria, e cioè l’americano Kevin Kisner (23° a -4 con giro in +3) e l’australiano Aaron Baddeley (17° a -5 con giro in +2).

I 276 colpi (69 70 73 64) con cui Molinari trionfa nell’Arnold Palmer Invitational, in qualche modo, quasi rendono giustizia al fratello Edoardo, che nel 2010 era giunto secondo. Più ancora, però, dimostrano che se anche si fosse pensato che il trionfo dell’Open Championship 2018 avesse più a che fare col caso, adesso è arrivata una smentita chiara, secca, senza appello, con il risultato conseguito su uno dei percorsi di maggior prestigio del panorama golfistico internazionale.

 

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: LaPresse

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