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Editoriali

‘Italia, come stai?’: sport invernali e il calo da PyeongChang ai Mondiali 2019. Tanti ottimi atleti, pochi campioni

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La stagione degli sport invernali si avvia verso la conclusione, anche se proprio le prossime due settimane si riveleranno le più intense per i colori azzurri (Dominik Paris si giocherà le sfere di cristallo di specialità di discesa e superG nello sci alpino, Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer la Coppa del Mondo generale di biathlon).

Volgendo uno sguardo ai Mondiali delle singole discipline, si noterà come l’Italia abbia conquistato sinora 9 medaglie in specialità olimpiche. Di seguito l’elenco completo:

  • 3 Sci alpino: (ORO Paris in superG, ARGENTO Goggia in superG, BRONZO team event)
  • 2 sci di fondo: (ARGENTO Pellegrino nella sprint individuale, BRONZO Pellegrino-De Fabiani nella team-sprint)
  • 3 snowboard: (BRONZO Perathoner nel cross, BRONZO Moioli nel cross, ARGENTO Moioli-Visintin team-event cross)
  • 1 biathlon: (BRONZO nella staffetta mista)

Agli ultimi Giochi Olimpici di PyeongChang 2018 il bottino tricolore fu di 3 ori, 2 argenti e 5 bronzi. Al momento, considerando che il team-event dello snowboardcross non fu disputato in Corea del Sud e che sarà inserito nel programma a Cinque Cerchi solo da Pechino 2022, il passivo come numero di medaglie totali è di -2 rispetto allo scorso anno. Non restano molte frecce nell’arco azzurro: le ultime gare dei Mondiali di biathlon, poi le rassegne iridate di pattinaggio artistico e curling, dove il podio sembra un obiettivo oggettivamente molto complicato.

E’ praticamente già certa, inoltre, la flessione nel numero di medaglie d’oro. Quest’anno l’unico a trionfare è stato Dominik Paris, mentre alle Olimpiadi festeggiarono Sofia Goggia, Michela Moioli ed Arianna Fontana.

A mancare all’appello sono in particolare proprio gli allori degli sport del ghiaccio. Lo speed skating, complice l’assenza della punta di diamante Nicola Tumolero, ha vissuto un’annata oggettivamente sottotono: Francesca Lollobrigida, cresciuta nelle distanze tradizionali, ha mancato ancora una volta l’appuntamento con la medaglia in un grande evento, mentre Andrea Giovannini sembra aver ormai arrestato la propria parabola ascendente. Da dimenticare anche la rassegna iridata dello short track, dove il Bel Paese ha collezionato le squalifiche in serie di Martina Valcepina e delle staffette.

Confermate inoltre anche le difficoltà degli sport da budello: slittino troppo altalenante, bob e skeleton sostanzialmente quasi inesistenti. Qualche nome nuovo è emerso in varie discipline: pensiamo ad Aaron Kostner (combinata nordica), Luca Del Fabbro e Davide Ganz (sci di fondo), le sorelle Delago ed Alex Vinatzer (sci alpino), Francesca Gallina (snowboardcross), Andrea Voetter e Sandra Robatscher (slittino), Pietro ed Arianna Sighel (short track), Noemi Bonazza e Francesco Betti (speed skating), Daniel Grassl e Matteo Rizzo (pattinaggio artistico). Quelli elencati sono tutti buoni prospetti, certamente interessanti, ma da qui a diventare campioni ce ne passa.

Nel complesso, il potenziale italiano negli sport invernali resta il medesimo degli ultimi anni: tanti ottimi atleti ed in svariate discipline, campioni che si contano sulle dita di una mano. Ed i risultati dei Mondiali non mentono.

federico.militello@oasport.it

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Foto: Shutterstock.com

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