Ciclismo
Milano-Sanremo 2019, il rimpianto di Matteo Trentin: “Avevo solo una cartuccia, ci ho provato in pianura ma non si sono guardati”
Tanti rimpianti per lui, per la squadra ed anche per i tifosi italiani. Con Elia Viviani fuori gioco e un Vincenzo Nibali non protagonista sul Poggio era sicuramente il campione d’Europa Matteo Trentin l’uomo più atteso per il Bel Paese in chiave Milano-Sanremo 2019. Il corridore della Mitchelton-SCOTT ha corso alla grande fino a due chilometri dall’arrivo, rimanendo sempre a contatto con i migliori. Poi quello scatto azzardato, senza aspettare una volata nella quale avrebbe potuto giocare un ruolo da protagonista assieme al vincitore Julian Alaphilippe che nel post gara ha anche dichiarato: “Trentin era il più forte allo sprint, mi ha rassicurato il suo scatto anticipato”.
Le parole dell’azzurro sul sito della squadra dopo l’arrivo: “I ragazzi hanno corso alla grande per me, non penso di aver sentito il vento fino alla Cipressa. La Quick-Step ha deciso di correre in favore di Alaphilippe, che era proprio quello che volevo. Quando è scattato mi sentivo molto forte, potevo chiudere ‘facilmente’, per quanto ‘facile potesse essere, ma comunque ero lì”.
Prosegue: “Nel finale ero con i migliori e ho pensato di fare un tentativo in pianura, sperando che si guardassero, ma purtroppo non è successo” con Van Aert che è andato a chiudere il buco.
Conclude: “Alla fine la mia cartuccia era quella ed è sparita. Le gambe erano quelle che erano, ho preso la ruota di Peter Sagan, ma anche lui aveva terminato le energie prima”.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Pier Colombo