Ciclismo
Milano-Sanremo 2019, la consacrazione di Julian Alaphilippe. Veloce e competitivo su tutti i percorsi: il francese può aprire un’era di successi
Non poteva esserci epilogo migliore in questo mese di marzo eccezionale. Julian Alaphilippe sale sul gradino più alto della Milano-Sanremo: il transalpino ha trionfato da fenomeno nella 110ma edizione della Classicissima di Primavera. Giornata di grazia per il francese della Deceuninck – Quick Step che ha sfruttato al meglio il lavoro della propria squadra, per poi mettersi in proprio e andare a dominare lo sprint conclusivo, consacrandosi definitivamente. Era un paio di anni che Alaphilippe si faceva trovare sempre pronto, praticamente in ogni genere di percorso, ma il primo trionfo in una Classica Monumento lo fa entrare in una nuova dimensione: può essere il dominatore del prossimo lustro.
Le qualità sono eccezionali: si difende nelle salite lunghe (l’anno scorso ha dominato la classifica degli scalatori al Tour de France) e nelle cronometro, ma difficilmente diventerà uomo da grandi corse a tappe; è dominante però negli strappi (le Classiche delle Ardenne sono davvero fatte a puntino per lui, che ha già trionfato alla Freccia Vallone 2018) e a mano a mano sta diventando sempre più veloce negli sprint ristretti. In questo 2019 già sette vittorie: ha iniziato con una doppietta in Argentina, poi un successo in Colombia, la Strade Bianche da padrone a Siena, due capolavori alla Tirreno-Adriatico in volata e la ciliegina della torta con le braccia alzate in Via Roma di oggi.
Corridore moderno, ideale per le Classiche. Se riuscirà a conservare questo stato di forma per un altro mese tra Belgio e Olanda potrà davvero far man bassa di vittorie. Guardando più a lungo però, si può parlare di un nuovo dominatore per il ciclismo. Il successore ideale di Alejandro Valverde, protagonista anche oggi in maglia di campione del mondo. Proprio la maglia iridata (già sfiorata a Bergen nel 2017) potrebbe essere il prossimo obiettivo del transalpino: già quest’anno in Gran Bretagna, nonostante un percorso non durissimo, potrà mettere in strada le sue doti da scattista. Poi le Olimpiadi di Tokyo, dove partirà quasi sicuramente da favorito assoluto.
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gianluca.bruno@oasport.it
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Foto: Lapresse