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Foto: Valerio Origo
L’attesa sta per finire. Andrà in scena sabato 23 marzo il primo grande appuntamento della stagione ciclistica internazionale: la Milano-Sanremo 2019. La storica Classica di Primavera, giunta ormai alla 110^ edizione, presenterà al via il meglio del panorama mondiale e offrirà il consueto appassionante spettacolo nei 291 km tra il capoluogo lombardo e la cittadina ligure. Il percorso sarà il medesimo delle ultime edizioni, con le salite della Cipressa e del Poggio nel finale a costituire le uniche occasioni per attaccare da lontano e scongiurare un arrivo in volata.
Tra gli uomini più attesi ai nastri di partenza ci sarà senza dubbio Julian Alaphilippe. Il corridore francese, grande protagonista della passata stagione, ha cominciato il nuovo anno con una serie impressionante di vittorie: due tappe alla Vuelta San Juan, una al Tour Colombia 2.1, la Strade Bianche e altre due tappe alla Tirreno-Adriatico. Al di là dei risultati, ciò che ha realmente impressionato è stata la condizione mostrata dal fuoriclasse transalpino, capace di vincere la scorsa settimana sia su traguardi impegnativi come la salita di Pomarance, sia in occasione di un arrivo in volata come nella frazione di Jesi. Considerando che Alaphilippe ha già chiuso sul podio la Milano-Sanremo con il terzo posto del 2017, alle spalle di Michal Kwiatkowski e Peter Sagan, sembra davvero impossibile escludere il francese dal ristretto novero dei favoriti.
Un aspetto di grande interesse riguarda però la strategia di corsa che dovrà mettere in atto il corridore transalpino, in accordo con la Deceuninck-QuickStep. La formazione belga sarà senza dubbio la squadra di riferimento dal momento che schiererà in partenza anche Elia Viviani e Philippe Gilbert, due uomini che potenzialmente avrebbero tutte le carte in regola per ambire al successo. La tattica rivestirà quindi un ruolo fondamentale nella preparazione dell’appuntamento. Ragionando in astratto l’idea di partenza potrebbe essere quella di tentare l’attacco da lontano con Alaphilippe, magari proprio sul Poggio, e lasciare che siano le altre formazioni ad incaricarsi dell’inseguimento. Se l’azione del transalpino non dovesse andare a buon fine e la corsa dovesse decidersi in volata, allora toccherebbe a Viviani cercare la vittoria.
La Deceuninck-QuickStep però ha già dimostrato grandissima abilità nel leggere le situazioni di corsa e nel sorprendere gli avversari. L’ultimo capolavoro è stata la tappa di Jesi della Tirreno-Adriatico, quando Viviani, principale favorito della vigilia, è rimasto nella pancia del gruppo attirando su di sé gli altri velocisti e lasciando campo libero proprio ad Alaphilippe. La Milano-Sanremo 2019 consacrerà una volta di più il talento del corridore francese? Non resta che attendere il verdetto della strada per conoscere la risposta.
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roberto.pozzi@oasport.it