Ciclismo
Milano-Sanremo, Vincenzo Nibali: “Attaccherò se potrò farlo, condizione in crescita. Io e le rivalità? In Italia ne abbiamo avute tante”
Vigilia di Milano-Sanremo per Vincenzo Nibali che domani sarà al via col dorsale numero 1, quello riservato al Campione in carica. Dodici mesi fa lo Squalo regalò una magia al grande popolo del ciclismo, attaccando in solitaria sul Poggio e involandosi verso una vittoria memorabile e scrivendo una delle pagine più belle della storia contemporanea di questo sport. Il siciliano adora la Classicissima e il rapporto con questa Monumento è ancora più forte dopo l’apoteosi del 2018 quando tagliò il traguardo posto in Via Roma quasi incredulo del numero appena compiuto.
Il siciliano non si tira indietro a poche ore dalla partenza come traspare nell’intervista concessa al Corriere dello Sport: “Vincere due volte di fila è molto difficile. Cipollini ci ha messo dodici anni per riuscirci una volta”. Il siciliano parla del suo stato di forma: “Sono contento dei segnali che ho avuto alla Tirreno-Adriatico, la mia condizione sta crescendo. Ho cominciato in ritardo la stagione, quest’anno abbiamo scelto così e dunque era prevedibile essere un po’ in ritardo. La Sanremo è forse la gara più difficile da interpretare, questo è anche il suo grande fascino. Non sarà facile ripetere il successo dell’anno scorso, ma farò del mio meglio per provarci. Non credo di essere favorito e comunque cambia poco a livello psicologico, arrivo con le stesse aspettative. Anche in passato ero partito da lontano, trovando il podio ma mai la vittoria. Quest’anno ci sono altri favoriti con cinque stellette come Sagan, Alaphilippe, Viviani. Il copione è quello dello scorso anno. Anche per noi, che in caso di volata siamo tutti per Colbrelli. Nel caso invece che qualcuno si muova prima, io e Mohoric siamo i corridori che dovranno entrare in azione“.
I bookmakers danno il successo di Enzo a 41: “Non consiglio mai a nessuno di giocare. Lo scorso anno avevo una sola opzione e quando hanno attaccato ho approfittato“. Poi la zampata del fuoriclasse: “Se avrò l’opportunità di attaccare lo farò. Meglio sul Poggio che sulla Cipressa. Però dobbiamo ancora parlare di tattica“. Indubbiamente Nibali è il faro del ciclismo italiano: “Sono stati tanti i corridori che mi hanno affiancato come rivali nel corso della carriera. Visconti, Riccò, Basso Aru… Ma io sono Vincenzo e gli altri sono gli altri. In Italia abbiamo avuto tante rivalità: Coppi e Bartali, Moser e Saronni. Si cerca sempre di appaiare qualcuno a un altro nome“.
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Foto: Valerio Origo